domenica 21 dicembre 2014

LA CENA DELL'OSPITALESE A NATALE E IL PREMIO LASONIL 2014

 Un appuntamento irrinunciabile

Domenica 21 Dicembre 2014: serata meno partecipata e atmosfera forse in tono minore rispetto alle precedenti edizioni, quella della festa sociale svolta nel rimodernato PalaZerbini in occasione degli auguri di Natale.
Il Presidente Mazzanti ovviamente ha organizzato tutto nel migliore dei modi spedendo inviti, convocando cuochi, allestendo la solita sontuosa cena a favore di dirigenti, giocatori e fidanzate.
Purtroppo però parecchi giocatori sono sul viaggio di ritorno dal soggiorno sulle nevi alpine e arriveranno solamente a cena cominciata, alcuni hanno dovuto dare forfait per precedenti impegni sottoscritti in una data così ravvicinata al Natale, altri sono arrivati  ma hanno incombenti impegni famigliari nella serata e restano solo il tempo per salutare i compagni squadra e fare un brindisi di circostanza.
Causa la vacanza bianca e la sua temporanea assenza, manca soprattutto il momento clou di tutte le feste, il must degli avvenimenti: la consueta consegna dei regali natalizi ai componenti la squadra da parte del capitano Paolo Mainardi accompagnate dalle sue semiserie didascalie.
Nonostante tutto la serata va via liscia e dopo la consueta grigliata di carni particolarmente gradita dagli atleti, al momento del caffè e del limoncino fa irruzione l'altro piatto forte della serata, il premio che ormai da più di un decennio caratterizza e contraddistingue il mondo del pallone di Ospital Monacale.
Patrocinato dal settimanale OFF SAID, che prende le indicazioni dei voti quest'anno raccolte con svariate metodologie di segnalazione, dai social, ai vecchi sms, ai tweet e presentato dal suo ideatore Luca Foschi, arriva il momento del

   PREMIO LASONIL

  Il premio ambitissimo e riconosciuto come trofeo prestigioso vuole premiare il giocatore che durante l'anno calcistico ha subito un infortunio o una serie di disgrazie che lo hanno reso poco partecipe alla vita attiva della squadra ma che nonostante tutto ha cercato di apportare qualcosa di positivo all'interno dello spogliatoio.

Coaudiuvato dalla madrina della serata la bionda, fascinosa e squillante Marcella, il buon Foschi dà lettura dei partecipanti al trofeo individuati dalla redazione.
 Viene messo subito fuori concorso Federico Turatti, a tutti sembrato incontrastato vincitore a prescindere, tale da intestargli un premio ad hoc per la sua sfortunata peripezia.
Tornando ai comuni mortali viene assegnato il terzo premio a Gianfranco Bosi che è preceduto daDiego Kalgeropoulos al secondo posto.
Il vincitore dell'edizione 2013 Marco Bettini premia invece quest'anno Francesco Berardi, giovane di belle speranze proveniente  da Molinella e presentatosi ad Ospital Monacale con tanta modestia e umiltà e che è  andato subito a rete al suo debutto.
Purtroppo dopo alcune buone performance il giovane biondino ha lasciato il campo per una fastidiosa tallonite e al momento non sappiamo quale data aspettare per rivederne finalmente il ritorno.

























Il vincitore posa per le foto con le miss della serata e termina con il discorso di ringraziamento e pieno di buoni propositi per l'anno a venire.
Il tempo del regalo del gadget annuale da parte del Presidente Mazzanti ed è il momento del discorso di mister Brancalion che detta il calendario di rientro per preparare al meglio la truppa dopo gli stravizi delle feste ma soprattutto indica quali sono gli obiettivi da rincorrere.



Buon Natale e Buone Feste


lunedì 15 dicembre 2014

SCONFITTA DA DIMENTICARE

 Buone Vacanze

Ospitalese - Dogatese 0 - 1
 Ospitalese: Bosi A, Mazarese, Bettini [dal 70' Ciampagna] , Mainardi A., Zama, 
Bonomo [dal 27' Bosi G.], Cappello A. [dal 50' Maiani], Cappello M., 
Mainardi P., Temporin, Gnudi

a disp. Ansaloni, Lazzari, Foschi, Bandiera                all. Brancalion



Brutta partita dell'Ospitalese che termina il 2014 con una prestazione sconfortante e ottenendo la seconda sconfitta interna consecutiva. 
 
Un Dogato -penultimo in classifica- apparso squadra quadrata e sparagnina ma nulla più, resta abbottonato e diligente e addormenta la partita su ritmi bassi resistendo senza fatica agli attacchi dei locali, che si dimostrano privi di idee e di mordente.
 Attacco che spera in un intuizione del recuperato Gnudi e difesa che perde ancora una pedina per infortunio, Bonomo.  
Non funziona il centrocampo che non innesca a dovere il reparto avanzato, mister Brancalion le tenta tutte ma non c'è verso di impensierire la difesa ospite. 
Non funziona bomber Gnudi che al rientro è smanioso di mostrare tutto il suo talento ma viene ingabbiato a dovere e incredibilmente espulso nel finale per la somma di due sciocche ammonizioni. 
 
 
Ad un quarto d'ora dalla fine su un errato disimpegno difensivo, la Dogatese conquista palla e infila la retroguardia col neo entrato Romagnoli con un colpo di testa sottomisura.
Si chiude il girone di andata in maniera triste e in flessione di gioco e risultati.
Se ne vanno delusi anche gli immancabili O.M.Boys che non hanno fatto mancare l'appoggio alla squadra con canti e cori per tutta al durata della partita.
Alla ripresa di gennaio il Presidente Mazzanti spera di presentare anzitutto un organico al completo e un gioco più brioso e soprattutto più redditizio per la classifica.




mercoledì 10 dicembre 2014

RITORNO ALLA VITTORIA

Ricucito il filo con i tre punti

 Filo - Ospitalese 1 - 3   M.Cappello, P. Mainardi, Temporin

 Ospitalese: Bosi A., Mazarese,Bettini, Cappello M, Vanni [dal 30' Ciampagna], Bonomo,
 Cappello A., Zama [dal 62' Muto], Maianardi P., Temporin, Lazzari [dal 26' Bandiera],

A disp: Ansaloni, Vignali, Foschi, Mazzanti                               All. Brancalion


Ospitalese che ritrova la via della vittoria a Filo su un campo allentato dalle abbondanti piogge con una prestazione tutta cuore e passione ma che attesta anche stavolta tutti i limiti dimostrati in questa parte del campionato.
Capita infatti che la squadra debba andare in svantaggio dopo solo otto minuti; scende per la prima volta il Filo che tenta il tiro dal limite col numero sette. 
Palla che tocca la schiena di un difensore e scavalca il Bosi portiere e termina in rete: ennesimo svantaggio che fa imbufalire mister Brancalion e mette in confusione tutto l'undici.
La formazione cambia necessariamente nel giro di tre minuti vicino al trentesimo per gli infortuni occorsi a Lazzari, per una brutta entrata sulla caviglia e a Vanni, per un dolore muscolare al bicipite femorale posteriore.
Il quattro-quattro-uno varato in questa occasione da mister Brancalion è abortito quasi subito e il buon Mainardi Paolo trova subito un partner con Bandiera, mentre nelle retrovie viene inserito il veterano Ciampagna a comandare la difesa a fianco di Bonomo con i giovani Bettini e Mazarese ai lati.
Il centrocampo con Temporin, Zama e i fratelli Cappello elabora buone trame ma come solito si difetta nelle conclusioni e il fulvo portiere locale si limita all'ordinaria amministrazione non correndo troppi pericoli.
Cambia la partita al secondo minuto della ripresa: un pallone giocato in verticale prende di infilata la retroguardia filese e Marco Cappello può presentarsi da solo al limite dell'area pronto a battere a rete in solitudine. 
Rinviene invece all'ultimo il numero due che falcia l'attaccante ospitalese fermandone la corsa; espulsione sacrosanta del difensore e punizione susseguente battuta da Temporin che non provoca nessun risultato ma il corso della partita viene segnato da questo cartellino rosso.
Passano infatti tre minuti e Cappello Marco di testa infila da un paio di metri un calibrato cross di Mazarese a seguito di un martellante forcing offensivo.
Parità raggiunta, Brancalion incita la squadra ad un ulteriore sforzo e Filo che naturalmente sbanda.
Dieci minuti di intensità e il risultato cambia ancora per la squadra ospite: Paolo Mainardi torna al gol alla fine di un'azione in area quando si ritrova tra i piedi il pallone respinto dal palo su tiro di Temporin ed è lesto a ribattere in rete.
E' veloce anche lo stesso numero dieci biancorosso che mette in rete una sfortunata respinta del portiere dopo un tiro di punizione di Cappello anticipando Bandiera. 
Temporin così raggiunge quota tre nella classifica dei marcatori mentre Bandiera non iscrive il suo nome nel tabellino perchè l'estremo filese si supera su un suo tiro al termine di una bella azione in area e devia in calcio d'angolo.
Scaramuccia antipatica quando mancano poco più di dieci minuti alla fine; voci dallo spogliatoio dicono sia Ciampagna che inneschi suo malgrado una reazione a catena che culmina nella zuffa con pugno tra il locale undici e Zama; ci sono subito tentativi di giustizia istantanea sul campo, il reo viene subito sostituito da mister Rigattieri mentre l'arbitro conferma qualche suo limite anche in questa occasione dopo una condotta a tratti controversa e poco obiettiva.
I tifosi ospitalesi e gli O.M. boys assistono al poco decoroso spettacolo con fischi di disapprovazione ma poi tutto riparte fino alla fine con parata all'ultimo dei quattro minuti di recupero da parte della barba di Bosi che devia il pallone che si blocca nel pantano sulla riga di porta.
Vittoria che non fa una piega ma che comporta ancora una volta un dispendio di energie e di infortuni troppo alto. 
Domenica si completa il girone di andata con l'incontro a Dogato contro la penultima della classe,  sarà richiesta una prova di maturità  alla squadra che non deve assolutamente snobbare l'incontro in un campo statisticamente ostico nelle ultime stagioni.
Per ultimo un innocente gioco riservato ai lettori del blog che potranno interagire rispondendo al seguente quesito:
TROVA L'INTRUSO
Nella foto seguente ci sono:
- Un ex portiere dell'Ospitalese
- Almeno due giocatori infortunati della rosa dell'Ospitalese
- Un giocatore che è stato allontanato e che forse tornerà a giocare

La domanda è:  << Di che colore ha il giubbino quest'ultimo?  >>
 

martedì 2 dicembre 2014

SCONFITTA CASALINGA

Ospitalese messa sotto senza attenuanti

Ospitalese - Codrea 0 - 2

Ospitalese: Bosi A, Mazarese, Cappello A., Mainardi A., [dal 50' Mainardi P.], Vanni, Ciampagna [dal 50' Cesari], Cappello M., Zama [dal 63' Lazzari], Bandiera A., Temporin, Maiani

a disp . Ansaloni, Bettini, Vignali, Mazzanti                     All. Brancalion


Domenica piovosa nella mattinata e a sprazzi anche nel pomeriggio. Il terreno del campo sopporta bene: l’erba è al taglio giusto e di un colore smeraldino che lascia incantati alla visione.   
Sono le condizioni più belle per giocare con  temperatura ottimale e scivoloni garantiti, l’importante avere le calzature adeguate e la maglia della salute sottopelle. Poi si giochi, facendo attenzione a restare in equilibrio e giocare dentro le righe.
Le righe,….caspita,  le righe. Complice la pioggia caduta, la tempera della linea di demarcazione del campo e delle aree di rigore si è sciolta e non è più tanto visibile. 
L’arbitro appena arriva è dello stesso parere e dopo un richiamo al regolamento e una discussione con il Presidente Mazzanti chiede chiaramente il rifacimento delle stesse.
Piccolo impasse risolto in maniera egregia dallo staff degli addetti al campo sportivo e righe fatte in tempo utile.
La squadra non è nemmeno sfiorata da questo contrattempo e all’ora designata si presenta in mezzo al campo a ricevere i primi applausi degli sparuti O. M. Boys e degli spettatori in tribuna.
Il Codrea si dimostra buona squadra, compatta in tutti i reparti con difesa massiccia e senza timore reverenziale cerca di impostare il gioco nelle prime battute. L’Ospitalese è alle prese con le immancabili assenze dovute a infortuni e squalifiche; in primis manca la coppia centrale B&B in quanto Bonomo sconta l’espulsione  di domenica scorsa mentre Bosi Gianfranco è invece out per motivi fisici.

Difesa assortita quindi con Ciampagna e Vanni centrali, Mazarese e il meno giovane dei Cappello a completare la linea dei quattro davanti al Bosi portiere richiamato per l’assenza di Kalogeropoulos; centrocampo con Zama e Andrea Mainardi in appoggio a Temporin e Cappello Junior mentre in attacco gioca centrale il riconfermato Bandiera con Maiani a girare intorno ma capace anche di ripiegare.

Tenta l’affondo il Codrea ma Bosi due para in bello stile, anche il portiere ospite è bravo e ferma tutti i tentativi ospitalesi, di Cappello Marco in special modo, con parate a terra.

Quando è superato,  come in occasione di un’inzuccata di Andrea Mainardi da centro area, ci pensa il palo a soccorrerlo strozzando l’urlo in gola alla panchina locale che già si era alzata in piedi.

In accordo con la legge del contrappasso, passa invece il Codrea al quarantacinquesimo: staffilata su punizione da posizione centrale ma palla che supera la barriera e si infila nell’angolo alto, veramente imparabile.










Brancalion  non è soddisfatto e cambia subito a inizio ripresa, dentro Cesari e la terza punta Paolo Mainardi, gioco più offensivo a costo di rischiare di subire pericolosi contropiede.

Bandiera fa del suo meglio annaspando sul campo acquitrinoso e cerca di aprire varchi ai compagni d'attacco, Paolo Mainardi però è subito preso in consegna dal controllore avversario che non lo molla un attimo. Maiani alla lunga, complici diversi recuperi nella propria metà campo, paga la stanchezza e non riesce ad essere incisivo. Per di più  Zama accusa un risentimento inguinale ed è costretto ad uscire lasciando Temporin da solo a battagliare nel cerchio di centrocampo. 
L'estroverso calciatore del paesello è un vero spettacolo nello spettacolo: dialoga affabilmente col direttore di gara richiamandolo in alcune occasioni ad una maggiore severità, sgrida con gli avversari che a turno cercano di portargli via la sfera, incita e sanziona nello stesso tempo i compagni di squadra quando sono artefici di cattive giocate. Show man a tutto tondo. 
Anche Cappello junior cerca ancora qualche verticalizzazione ma non nella stessa maniera del primo tempo; la difesa per contro riesce a mantenere il minimo divario di punteggio con alcuni interventi -di "Cesar Thiago" Cesari in special modo- che tengono viva la speranza di acciuffare il risultato come d'altra parte è già avvenuto in diverse occasioni.
Stavolta invece la dea Eupalla (cit. G.Brera) non è benevola con le sorti ospitalesi e i tentativi di riconquistare il risultato di parità sono senza effetto. La difesa del Codrea tiene bene sia sui palloni alti che nelle giocate alla mano e soffre solo su alcuni calci d'angolo dove però non giunge mai la giocata decisiva.
Un velo di frustrazione cala sul rendimento dei ragazzi di Brancalion nonostante siano incitati allo spasimo dall'allenatore con foga quasi belluina, quasi fosse pronto a scendere egli stesso in campo a dar manforte.
Logici contropiedi imbastiti alla perfezione degli ospiti tagliano il campo e la squadra locale come lama nel burro e solo qualche off side fischiato a spanne dal senza infamia e senza lodi arbitro Vettorato e qualche intervento risolutivo di Vanni e company, lasciano in discussione il risultato sino all'ottantaseiesimo, quando invece la difesa è perforata dal neo entrato numero diciotto.
Fa due a zero ed è la prima sconfitta interna  per i biancorossi in caduta libera in questo spicchio del mese di novembre che in poco tempo hanno perduto la coppa, l'imbattibilità interna e la testa della classifica.
Capita forse alla bisogna la prossima partita col Filo per rimettersi in carreggiata anche se la squadra di mister Rigattieri è comunque formazione scorbutica e dopo un avvio disastroso ha comunque cominciato a macinare risultati e a risollevarsi in classifica.
Tutto comunque per l'Ospitalese dipende se saranno recuperati, oltre agli uomini fuori oggigiorno, quei valori fondamentali utili per una buona riuscita dell'incontro: la coesione necessaria tra gli interpreti e quel quid in più nell'affrontare una partita che può risultare determinante per il futuro.
Da questo incontro possono essere gettate le basi per una nuova cavalcata, vedremo se mister Brancalion saprà toccare le corde giuste di giocatori usciti oggi affranti e avviliti.






mercoledì 26 novembre 2014

AFFONDATI IN RIVA ALL'ADRIATICO

L'Ospitalese stecca la nona 

Magnavacca-Ospitalese 2-1       Cappello M.
Ospitalese: Kalogeropoulos, Cappello A., Mazarese [dal 46' Mainardi Andrea], Zama, Vanni, Bonomo, Gnudi [dal 46' Mainardi Paolo], Cappello M., Bandiera [dal 70' Foschi], Temporin, Maiani

a disp: Ansaloni, Ciampagna, Vignali        all. Brancalion 
L’Ospitalese arriva a Porto Garibaldi con la consapevolezza di dover essere corsari, servono infatti i 3 punti se si vuole rimanere agganciati al treno delle prime e questo Mister Brancalion lo sa bene. Rispetto alla gara sfortunata di coppa sono tanti i giocatori recuperati e conseguentemente anche le scelte possono essere varie ma soprattutto più spregiudicate.
Il Mister fa capire fin da subito che non vuole mezzi risultati e schiera una formazione a trazione anteriore con Temporin a fare da trequartista, due laterali di spinta che sono Gnudi e Maiani e come punta di riferimento in avanti va Bandiera.
Panchina di lusso invece con i fratelli Mainardi, reduci entrambi da acciacchi muscolari e i veterani Ciampagna, Vignali e Foschi.
A dirigere la gara c’è una vecchia conoscenza, il Signor Carletti, che appena entrato nello spogliatoio non si risparmia di salutare in maniera amichevole un veterano dei terreni di terza e seconda come Vignali e i fratelli Mainardi.
Fin dai primi minuti però si capisce che la gara non sarà una passeggiata. Il terreno di gioco non permette grandi finezze e gli avversari, a parte il veterano e sempre più extra larg Tassara, sono molto dinamici e aggressivi e lasciano ben pochi spazi ai più tecnici e quotati giocatori bianco rossi.
Alla mezz’ora la maggior qualità la spunta con Cappello Marco che prima si beve un paio di avversari e poi, da posizione abbastanza defilata, fa partire un fucilata a mezza altezza che tutti credono fuori ma che in realtà si infila precisa sul primo palo senza che il portiere abbia la prontezza di intervenire.
Nonostante il vantaggio l’equilibrio continua a regnare e anzi, nel complesso sono i padroni di casa a dimostrarsi più intraprendenti, mentre gli uomini di Mazzanti finiscono il tempo con un certo nervosismo per i pochi palloni giocabili riusciti a confezionare per il forte tridente.
La ripresa vede Mister Brancalion effettuare subito due campi, uno, già pianificato, vede l’ingresso di Andrea Mainardi al posto di Mazarese, l’altro invece a sorpresa, con l’ingresso del fratello Paolo per Gnudi, che non esce dagli spogliatoi.
Pronti via e subito il Magnavacca trova il pari su calcio di rigore a causa di un intervento del neo entrato Andrea Mainardi in area punito forse eccessivamente dal direttore di gara Carletti che nell’occasione ammonisce anche il giocatore.
In parità, i locali presi dall’entusiasmo e sostenuti dai tanti tifosi acquisiscono un certo predominio territoriale e cominciano a farsi pericolosi dalle parti di Kalogeropoulos.
Nonostante tutto, l’Ospitalese potrebbe ripassare in vantaggio ancora con Cappello Marco che in area interviene su un pallone calciando a rete con sicurezza, ma la sfera prima colpisce entrambi i pali e poi esce senza che nessuno riesca a deviarla in rete.
Il finale è una sofferenza con il Magnavacca riversato nell’area bianco rossa in un forsing finale alla ricerca della vittoria.
Gli ospiti, ormai stanchi e disuniti non hanno la forza di reagire e anche in dieci uomini, per l’espulsione di Bonomo, subiscono la rete del 2 a 1 ormai al novantesimo. Grande delusione ovviamente al triplice fischio dell’arbitro per una sconfitta, forse anche meritata, ma giunta proprio nella maniera peggiore possibile.

giovedì 20 novembre 2014

COPPA EMILIA: AMMAINA BANDIERA

Sfortunata prova d'orgoglio

 Bosco-Ospitalese 2 - 1   Bandiera

Ospitalese: Ansaloni, Bettini, Mazarese, Cappello Andrea [dal 70' Vignali], Vanni, Ciampagna, Maiani, Foschi, Bandiera, Zama, Lazzari [ dal 58' Mazzanti]

A disp. Kalogeropoulos, Bosi, Gnudi       All. Brancalion

L'Ospitalese si presenta al campo comunale "F. Mangolini"di Bosco Mesola per il ritorno serale di Coppa Emilia accompagnata da un nutrito gruppo di affezionati tifosi accorpati sotto le bandiere degli O. M.Boys mai così folcloristici come stavolta e dotati di fumogeni e petardi stroboscopici per gareggiare con gli altrettanto rumorosi tifosi del Bosco.


Dal punto prettamente calcistico invece la squadra è più che decimata, agli squalificati Bonomo, Marco Cappello e Temporin si aggiunge una sfilza di infortunati che vanno dagli ormai remoti Muto e Turatti ai recenti fratelli Mainardi aggiungendo che anche
Gnudi e Bosi Gianfranco sono in regolare distinta ma in panchina solamente per tifare i loro compagni.Con tali premesse la formazione varata da mister Brancalion, abbacchiato ma


estrememamente fiducioso sul valore dei presenti, vede la prima presenza tra i pali di Ansaloni che dirige una difesa a quattro altamente inedita: centrali sono Vanni e il veterano Ciampagna, corrono sull'esterno Bettini e Mazarese.
Centrocampo d'altri tempi con il binomio Foschi-Zama sinonimo di classe e temperamento e supportato sulle fasce da Cappello Andrea e Lazzari, mentre in attacco l'inusuale coppia Bandiera e Maiani vuole regalare le speranze della rimonta.

Serata umida ma non troppo fredda, fortunatamente lo spettro della nebbia è scongiurato anche se al momento del fischio di inizio i fumogeni dei due schieramenti di tifosi rendono il trerreno di gioco un po' offuscato. Spettatori strappati al tepore del divano e alla TV in quantità rispettabile considerando la giornata infrasettimanale e abbastanza rumorosi.

Partenza ovviamente con qualche timore e difficoltà da parte dell'Ospitalese che però dimostra di avere il piglio giusto per contrastare gli avversari, Vanni fa il centrale in maniera risoluta, Zama costruisce trame centrali con veloci sventagliate per Bandiera stranamente molle nei contrasti fisici ma che duetta bene col compagno di reparto.

Qualche apprensione per Ansaloni è dovuta ai rilanci verso le veloci punte azzurre della squadra di casa che scavalca sistematicamente il centrocampo affidandosi agli estri del massiccio Ballerini che approfittando del baricentro basso, ha una velocità di spostamento che mette in difficoltà a più riprese il filiforme Mazarese che non sempre azzecca l'anticipo.
E' l'Ospitalese che alla mezzora colpisce: percussione centrale di Andrea Cappello che infila uno slalom eccelso tra giocatori avversari e una volta col pallone sul destro lo serve sulla corsa all'esterno verso Bandiera che sta convergendo con davanti a se solo il portiere.
Già al primo impatto tra il piede di Bandiera e la palla, l'intera panchina trasale con un sospiro tra lo stupore e l'ammirazione;  ma quando l'ardito ex uomo delle acque colpisce col destro per indirizzare con tiro incrociato sul palo lontano c'è già un sobbalzo all'unisono con esplosione collettiva quando la palla termina in rete.
L' esagerato Kalogeropoulos fa addirittura tutto il campo fino all'area di rigore per abbracciare il compagno mentre sugli spalti esplodono petardi di compiacimento.
Il sogno sta prendendo forma, la rimonta si sta avverando, grande è l'entusiasmo.
Che dura poco. Tre minuti appena, rovesciamento di campo, un rinvio approcciato, un rimpallo disgraziato e il numero nove colpisce prima portando a spasso la difesa quindi infilando di destro con notevole diagonale a mezz'altezza sul quale Ansaloni interviene ma non intercetta.

Anche mister Tarantino adesso è più risollevato, la naturale simpatia che lo accompagna si era un po' affievolita col vantaggio dell'Ospitalese al punto da essere ripreso dal direttore di gara per eccesso di foga.
Termina il primo tempo con pericoloso sbandamento della difesa comandata da Ciampagna che sbaglia un paio di volte il fuori gioco permettendo l'affondo agli avversari che però non colpiscono.
Secondo tempo che vede l'indomito Bandiera sfiorare la clamorosa doppietta con intervento magistrale del portiere quindi dopo dieci minuti il Bosco sorpassa.
Stesso meccanismo del primo gol, Ballerini finta e si smarca dalla pressione di Vanni e libera ancora una volta il destro incrociato che sibila nell'area e si deposita in rete.
Vantaggio derivante da un bel gioco di gambe ma non suffragato dal gioco che, anzi, rimane all'Ospitalese che spinge per il pareggio offrendo il fianco a pericolosi contropiede.
Il Bosco sfiora la marcatura ma anche l'Ospitalese ha le sue occasioni: Bandiera, ancora lui, tira sul portiere in uscita, Zama è pericoloso sotto porta ma il pallone è deviato.
Entrano anche Mazzanti e Vignali che completano la festa dei giocatori meno impiegati finora, mentre Brancalion non rischia Gnudi che rimane attento in panchina ai cori degli scatenati O.M.Boys.
Fischia il direttore di gara dopo quattro minuti di recupero che lasciano l'amaro in bocca alla squadra del Presidente Mazzanti per il pareggio mancato, ma gli applausi di tutto il pubblico sulle tribune all'indirizzo delle due squadre leniscono il dispiacere.

Dopo partita un po' fantozziano quando buona parte della squadra va alla ricerca di un posto dove poter mangiare qualcosa.
La verosimile indicazione di una pizzeria vicino all'Abbazia di Pomposa si rivela troppo vaga e introvabile così l'allegra compagnia è costretta a rifugiarsi in un bar sulla Romea che ha l'insegna accesa con allettanti indicazioni di piadine e panini farciti.
I titolari di provenienza cinese si rivelano molto comprensibili e alla mano e offrono tutto ciò che hanno a disposizione tra panini, toast e patatine in un clima allegro e ridanciano.
Il forfait col quale Zama, da par suo, stima le cibarie consumate fa felice anche la coppia di gestori che sicuramente ha vuotato il frigo ed ha incassato un gruzzolo altrimenti improbabile.
Vengono offerte anche ai giocatori muffin e paste in regalo e la serata termina con una foto di gruppo davanti al bar. (peccato che sia un po' sfuocata).