domenica 26 aprile 2015

LO SPAREGGIO

Domenica 26 Aprile 2015
Stadio di Migliaro: Spareggio Bosco - Codrea 4-0


Punteggio forse eccessivo ma che fotografa il valore delle squadre in campo. Troppo superiore il Bosco che comincia in maniera più aggressiva cercando di aggirare con i veloci esterni la difesa granata.
Con un 4-3-3 spiccatamente offensivo la squadra di mister Tarantino cerca di superare il gap a centrocampo, dove il Codrea è superiore grazie al 4-4-2 imposto da mister Pavani, con lanci in profondità che mettono in apprensione i difensori ferraresi.
Spettacolo sulla tribuna di Migliaro gremita dalle opposte schiere di tifosi che si combattono a suon di incitamenti e di fumogeni; non sembra degno dell'evento invece il manto erboso che appare poco curato e sembra troppo irregolare per una manovra a terra.
Forse per questo i primi venti minuti sono un tamburello con palloni rilanciati nelle opposte metà campo; le due squadre sono costrette anche a cambi anticipati per infortuni muscolari ma la sostanza non cambia.

Al 25esimo il primo avvenimento: palla che è rinviata dalla difesa del Codrea e della quale si impossessa il numero 8 del Bosco, sarà a 30 metri dalla porta in posizione centrale ma di controbalzo azzecca un tiro velenoso che si insacca nell'angolo basso dell'esterrefatto portiere che rimane immobile. Scoppia la torcida bianco blu sugli spalti e cerca di rimediare in campo il Codrea ma davanti Minutolo è preso nella morsa dei difensori e Zappaterra non indovina nemmeno uno dei calci da fermo guadagnati dal compagno di reparto.
Termina il primo tempo fischiato dal bravo arbitro Polastri che nell'occasione è coadiuvato dai segnalinee che controllano i fuorigioco.
Inizia il secondo tempo con la pioggia che comincia a scendere sull'impianto dell'ex 3emme aumentando via via di intensità e mettendo a pericolo-bagno i tifosi seduti nell'estrema destra della tribuna causa il vento trasversale che fa penetrare la pioggia per abbondanti metri.
Si ritirano quindi i tifosi in prevalenza del Bosco ma esplodono quasi subito per il raddoppio dei propri beniamini, schema perfetto da angolo e incornata incontrastata dell'attaccante solitario nell'area di rigore.
Codrea sulle ginocchia e Bosco che vola sulle ali dell'entusiasmo trovando dopo pochi minuti il tris su palla persa a centrocampo dal Codrea e fulmineo contropiede del veloce attaccante mesolano.
Incita comunque i suoi il mister perdente mentre fa ampi cenni di rallentare il gioco l'allenatore del Bosco, la pioggia smette quando la squadra in bianco cala il definitivo poker con ulteriore contropiede che presenta l'attaccante solo davanti al portiere.
Esplode nuovamente la tribuna con cori di scherno verso gli avversari, vittoria meritata e promozione guadagnata meritatamente sul campo.

Al Codrea rimane la possibilità dei Play off dove incontrerà la vincente di Magnavacca-Quartesana finita 3 a 2 nel primo atto sul campo neutro di Argenta.
Spettatori interessati in tribuna tanti addetti ai lavori, molti giocatori delle squadre del girone, parecchi mister e ds per guardarsi intorno e trovare le prime intese per il prossimo torneo.
Tra i tanti abbiamo individuato il mister dell'Ospitalese Brancalion che ha espresso il suo vivo rammarico per non essere al posto di una delle due contendenti convinto che con il potenziale al completo dei suoi titolari non avrebbe sfigurato nei confronti di entrambe le squadre.
Ma tant'è, la stagione è andata, ora bisogna lavorare sul futuro

lunedì 20 aprile 2015

CAMPIONATO FINITO

 Niente play off ma campionato onorevole: complimenti a tutti

 Dogatese - Ospitalese 1 - 2    Bosi, Mainardi A. 

Ospitalese: Kalogeropoulos, Mazarese [dal 50' Berardi], Bettini, Mainardi A., Vanni, Temporin,Arena, Zama, Mainardi P., Gnudi [dal 50' Bandiera], Bosi [dal 75' Cappello A.]

 a disp: Ansaloni, Ciampagna, Mazzanti, Turatti              All. Brancalion

Ultima di campionato e ultima possibilità di aggrapparsi al treno dei play off per l'Ospitalese per un accesso agli spareggi per la promozione. Un obiettivo senz'altro non nelle previsioni della squadra all'inizio campionato ma segreto e recondito pensiero stupendo covato da parecchi giocatori.
 Purtroppo oggi non basta solo la conquista dei tre punti, occorre un risultato diverso dalla vittoria almeno per una delle due prime in classifica.
Intanto anche la Dogatese non scende in campo per regalare niente e il trio di attacco locale è veloce e incisivo. Dietro, nonostante l'iniziale impressione  negativa, la retroguardia non concede niente a Gnudi, sempre raddoppiato, e a Paolo Mainardi spesso anticipato, diversamente sulla fascia di competenza si distingue Bosi con ficcanti volate offensive mentre dall'altra parte Arena sembra soffrire il ritmo imposto alla gara nemmeno troppo arrembante. Zama e Andrea Mainardi a metà campo cercano di ottenere il massimo con il minimo sforzo cercando di risparmiare le energie.




 Non si scompone nemmeno dietro la squadra di Brancalion che mette in mezzo la coppia Temporin-Vanni e sugli esterni il rientrante Bettini e Mazarese. E' proprio quest'ultimo l'artefice della giocata che mette in condizione Bosi di portare in vantaggio l'Ospitalese.

Azione veloce sulla destra, Gas fugge sul fondo e calibra ottimo traversone che scavalca tutta l'area. La panchina ospite è già in piedi, ha già visto il buon Gianfranco solitario sulla traiettoria della palla che sta scendendo di precisione proprio sulla sua testa. Al dinamico numero undici non resta solo che indirizzare per bene l'incornata: gioco fatto, palla in rete e entusiasmo per gli arancioni.
Che vengono subito ripresi; passano solo quattro minuti e una giocata sulla fascia per l'attaccante di casa, che Temporin battezza in off side di almeno tre metri, procura un cross teso a mezza altezza nell'area di Kalogeropouolos.
Interviene con zuccata vincente il numero dieci Romagnoli, vero osso duro nelle giocate aeree, che riporta in parità la patita. Gol quasi in fotocopia e squadre adesso che rifiatano.
La temperatura è buona, il caldo del sole è mitigato della folate di vento che stemperano il clima ma i brividi li provano i tifosi ospitalesi intervenuti sulle gradinate dello stadio dogatese assieme agli immancabili O.M. boys.
Capita che un'incomprensione difensiva lasci l'attaccante di casa solo davanti a Diego, questi cerca di chiudergli lo specchio della porta costringendolo ad allargarsi, quel tanto che basta per cui il tiro di destro sfiora di un niente il palo della porta.
Pericolo scampato e primo tempo che si chiude.
Due cambi per l' Ospitalese in principio secondo tempo e spazio per Frey Berardi e Bandiera al posto di un involuto Gnudi e di Mazarese che salva la giornata con l'azione del gol perchè in parecchie situazioni è sembrato poco sicuro nelle giocate. Si calano bene nella partita i due sostituti e portano vivacità nella metà campo dogatese, alcune mischie sono risolte in calci d'angolo che non portano però a niente di nuovo.
Il vero assist man, l'esecutore del corner con le mani sta per ritagliarsi il suo spazio di gloria: è l'ora del Vanni-time. All'ennesima rimessa con le mani, il centrale ospitalese inquadra bene la testa di Andrea Mainardi e gli spedisce ben bene il pallone in direzione porta.
Prende bene il tempo il numero quattro che stacca di testa e spizza il pallone, il portiere non lo vede nemmeno e si riporta in vantaggio la squadra del Presidente Mazzanti, vero allenatore in seconda, che dalla panchina dispensa consigli e incitamenti ai suoi giocatori.
C'è la speranza di portare a casa il risultato ma c'è il rischio di vanificare tutto con qualche errore già verificatosi in passato, si cautela Brancalion rimettendo la difesa a quattro ma è costretto a giocarsi la terza sostituzione non nel modo preventivato.
Bosi si fa male ed è costretto ad uscita, l'incerottatissimo e fasciato Turatti non se la sente di rischiare l'entrata con così tanti minuti da giocare. Saggiamente ascolta la sua buona coscienza soffocando il desiderio di entrare di nuovo in campo e declina l'invito del mister. Entra invece Andrea Cappello utile nel tenere palla .
La Dogatese nel frattempo rimane in dieci per l'infortunio di un suo giocatore che si strappa in un affondo e avendo già sostituito i tre uomini consentiti, rimane in inferiorità numerica. Ci mette ardore la squadra di casa e attacca a testa bassa, non si scompone l'Ospitalese che tenta anche il colpaccio con Mainardi Paolo prima che non chiude al meglio un'ottima azione manovrata quindi con Bandiera in ripartenza veloce che tenta di aggirare il portiere ma perde di vista il pallone.
Sono quattro i minuti di recupero dati dal giovane arbitro Aprea, buona corsa ma decisioni spesso indecifrabili obiettivamente senza favoritismi, durante i quali il Dogato tenta il tutto per tutto.
Su azione insistita arriva palla a centro area: è l'occasionissima per il pareggio, colpisce di destro l'attaccante sicuro del fatto suo. Si distende egregiamente Kalogeropoulos ed è magico nel tocco col guantone destro a deviare in angolo mantenendo il risultato.

Fischia la fine la giacchetta nera, si attendono i risultati dagli altri campi, portano notizie ampiamente prevedibili. Le due squadre in testa se la vedranno nello spareggio per la vittoria del campionato, ma conseguentemente ai tre punti conquistati in giornata hanno mantenuto il + 7 sull'Ospitalese, divario che non permette la sfida a termini di regolamento.

Assorbono bene la notizia i giocatori che, consci del buon campionato disputato, si fermano assieme a mister Brancalion per un gioioso terzo tempo in compagnia.


  











mercoledì 15 aprile 2015

C'E' VOLUTO L'AUTOGOL

Una volta che va per il verso giusto

Ospitalese - Filo 2 - 1 Bonomo, autogol

Ospitalese: Ansaloni, Mazarese, Cappello A., Muto [dal 46' Bandiera], Vanni, Bonomo,Bosi [dal 65' Lazzari], Zama, Mainardi P., Temporin, Berardi [dal 52' Mainardi A.]

a disp. Kalogeropoulos, Ciampagna, Vignali, Mazzanti          All. Brancalion

Testacoda con suspence fino alla fine al campo di Ospital Monacale. Pomeriggio soleggiato e temperatura da spiaggia che non è troppo apprezzata da chi deve correre in campo ma godevole per spettatori e panchina.
Si comincia male: l' Ospitalese è ancora negli spogliatoi quando il Filo fa venire i brividi alla prima palla buona, su lancio in area, è bravo Antonino a prendere il tempo a Bonomo e silurare Ansaloni con un terra-aria che si insacca in diagonale, sono passati 3 minuti.
Non si demoralizza la squadra di Brancalion ma cozza sempre sulla difesa avversaria quando cerca di ristabilire il risultato.
Oggi manca un po' di fantasia e sregolatezza in mezzo al campo: Arena è ancora al Sud mentre Gnudi assiste da fuori perchè squalificato ahilui. Manca anche Bettini e Mazarese è proposto a destra, al centro Bonomo e Vanni e dall'altra parte Andrea Cappello.
Si muovono bene i laterali Bosi e Berardi che assistono Muto, Zama e Temporin in un 4-2-3-1 forse troppo guardingo, fa buoni cross l'unico dei Cappello in campo ma davanti Paolo Mainardi è  isolato e preda della morsa difensiva.
Buona cosa che Ansaloni sia in buona giornata e dica no con interventi di piede al raddoppio ospite su due buone occasioni da ripartenze veloci della squadra bianco azzurra.
Il Buon Crescenzo Muto è il nominato per il cambio modulo organizzato da mister Brancalion nell'intervallo, fuori lui nonostante una prova volitiva nei primi 45 e dentro panzer Bandiera per dare più peso all'attacco.
Si trovano i due attaccanti adesso e da una buona sponda di Peval, Banduz va a colpire di prima intenzione: fuori di poco.
Si rovescia la situazione, buona discesa del numero diciotto e pallone al centro rasoterra per il gigante numero nove: destro piazzato e grande risposta dell'altrettanto lungo biondo portiere filese che col manone destro toglie la palla dall'angolino, una vera prodezza.
Capitola tuttavia quasi alla mezz'ora quando sull'ennesimo corner è opportunista e veloce cobra Bonomo a gettarsi di testa anticipando compagni e avversari, palla nell'angolo alto ed esultanza in campo e sugli spalti.
Il Filo finora ha vinto 5 volte e perso diciannove, il segno x non gli appartiene. Vuole ribadire questo concetto anche l'Ospitalese, bomber Gnudi e Turatti non fanno altro che incitare i compagni da dietro la panchina, Brancalion chiede il massimo.

In campo è un assedio alla porta degli ospiti, sono entrati anche l'altro Mainardi e Lazzari. Proprio quest'ultimo in un affondo notevole indirizza un pallone in mezzo all'area.
Bandiera mette pressione al difensore numero 3 che non trova di meglio che metter egli stesso in rete la palla del vantaggio.
E' la vittoria a tre minuti dalla fine, domenica si può andare a Dogato a giocarsi l'ammissione ai play off.