giovedì 26 novembre 2015
martedì 24 novembre 2015
PARTENZA CON HANDICAP
Cercasi gol disperatamente
Ospitalese - Quartiere 1 - 1 Temporin
Finardi, Mainardi P. [dal 66' Bandiera], Tessarin, Cappello [dal 53' Zoretich]
a disp: Vecchiati, Bettini, Vitale, Zama All. Cappello
Brutta partenza, testa e concentrazione lasciate nello spogliatoio e il Quartiere ne approfitta subito.
Palla di inizio ai nostri, poi
cronaca fantozziana del primo minuto: scivola Cappello nella parte mediana di campo
intriso ancora d’acqua, riesce comunque a indirizzare a Finardi il quale però è colto
di sorpresa e devia approssimativamente verso il proprio limite dell’area. Inizia un tamburellante tira e molla tra attaccanti e difensori, la palla
scivola verso Sacco che infila Polelli. Totale 53 secondi, gol ultra veloce e
partita subito in salita (per l'ennesima volta).
Nemmeno
il tempo di vedere come è disposta la squadra in questa domenica
soleggiata: c'è da rilevare in difesa l'assenza di Zama che prende
la posizione di mister in panchina, torna Bolognesi in mezzo assieme a
Vanni
con Mazarese a destra e corsia di sinistra per Cappello e Turatti.Centrocampo
con Finardi, Temporin più Suggi in prestito sulla
destra, doppia punta in attacco con Paolo Mainardi e Tessarin.Cerca di
reagire la squadra di casa colpita a freddo ma il Quartiere è reattivo
nel raddoppiare a centrocampo sui portatori di palla, è marcato stretto
Turatti che non è al massimo come condizione fisica ma che cerca di dare
ugualmente il suo contributo.
Buone
occasioni sono sui piedi di Tessarin che però conclude alto, su Suggi
abbastanza defilato che indirizza sull'esterno della rete mentre una
serie di corner non porta pericoli all'estremo difensore ospite che
sbroglia sempre con successo. Sull'altro versante il bomber Sacco si
divora il raddoppio su una rapida ripartenza che prende di infilata la
difesa e buon che l'arbitro battezzi anche un paio di altre situazioni
viziate da fuorigioco.
Zama nell'intervallo cerca di dare la giusta carica e di apportare correttivi, i risultati si vedono.E' ancora nei primi minuti che succede l'altro momento importante del match.
Corre
la palla dal centro del campo sulla fascia destra, ottimo cross al
centro e stavolta la frittata la fa l'estremo portuense rinviando
debolmente proprio sull'accorrente Temporin che si vede rimbalzare sul
corpo la palla e quindi rotolare in rete. Buone sensazioni pervadono la
panchina ospitalese, mister Zama cambia Cappello per Zoretich per dare
più profondità alla manovra, la quale è sempre in mano alla squadra di
casa che però non produce un gioco ragionato ma il più della volte si
perde nei lanci verso improbabili controlli di Peval chiuso nella morsa
della difesa.
Scorrono
così i minuti verso la fine della partita senza che arrivi il colpo
decisivo su azione o su corner, nemmeno l'ingresso di Bandiera cambia
l'equilibrio.
Il
Quartiere amministra sapientemente con i suoi elementi più esperti e
porta a conclusione l'obiettivo di un pareggio molto gradito mentre
l'Ospitalese, al triplice fischio dell'arbitro Sartini, rientra mesta
nello spogliatoio conscia dell'ennesima occasione sciupata per dare un
senso positivo alla domenica.
Domenica si ritorna a giocare sul
terreno amico contro l'Ariano, sfida ormai che interessa per la
classifica nelle posizioni di retrovia.
giovedì 19 novembre 2015
martedì 17 novembre 2015
TRASFERTA INDIGESTA
Un'altra rapida resa
Laghese - Ospitalese 3 - 0
a disp: Vecchiati, Mazzanti, Bianco All. Cappello
La partita si presenta difficile: lunga la trasferta, temperatura in calo e squadra da fronteggiare in striscia positiva da diversi turni e nei piani alti della classifica in più l'ultima brutta notizia: mancherà Turatti, influenzato.
Si parte alle 12 dal paesello, pulmino davanti e macchine al seguito. Si viaggia con la radio che aggiorna spesso le ultime notizie sulla carneficina di Parigi, sono pensieri tristi e cupi che vengono richiamati, la partita sembra proprio l'antidepressivo naturale che serve per scacciare le orribili visioni documentate dai media.
Il campo imponente di Lagosanto è in buono stato, il riscaldamento affrontato con la solita perizia dal supervisore Cappello Andrea che, cronometro alla mano, scandisce i tempi di allunghi e torelli.
Dopo il minuto di silenzio che vede le due squadre abbracciate a centrocampo rivolte alla tribuna, troppo dispersiva per il manipolo di tifosi presenti, prende il via la tenzone.
Buon avvio della squadra in maglia bianconera attillata che presenta la novità Bandiera al centro dell'attacco e con uno spregiudicato modulo 4-3-3 che sulle prime spaventa la squadra casalinga.
E' infatti Tessarin dopo solo cinque minuti che sottomisura calcia di prepotenza in porta colpendo la traversa col pallone che rimbalza in campo. Nemmeno il tempo di pensare che potrebbe essere un buon pomeriggio che, nell'azione susseguente in area ospitalese, Zama aggancia nel contrasto lo scarpino dell'avversario che frana a terra. E' rigore.
E' gol, tiro centrale che buca Polelli che battezza una parte inutilmente. La squadra di casa è ben messa, tosta e fisicamente superiore, in più arriva quasi sempre in anticipo sulle palle vaganti. L'azione manovrata dell'Ospitalese per contro è lenta e prevedibile e Bandiera fa i conti con una marcatura arcigna che non gli permette troppi incontri col pallone, Tessarin ripiega forse troppo per prendersi palle giocabili, Zoretich non riesce mai a liberarsi per bene per tirare da fuori area.
Alla mezzora invece la Laghese raddoppia con una palla liscia rasoterra che passa attraverso la terra di nessuno a centrocampo e finisce in un corridoio liberissimo per l'avanti di blu vestito. Solo davanti a Giulio lo salta con un preciso tocco di sinistro.
Doppio vantaggio senza troppi sforzi, quegli sforzi che invece produce l'Ospitalese che non ci sta proprio, ma che colleziona solamente qualche tiro d'angolo con qualche situazione apprensiva per il portiere di casa che se la cava con un paio di uscite di pugno.
Pausa per l'intervallo utilizzata da Zama per caricare gli spenti e mortificati giocatori ospitalesi, fiducia negli stessi undici e nel tempo ancora da giocare per cercare di acchiappare il risultato.
Invece no. Passano due minuti e la squadra ospite in attacco pasticcia perdendo palla, immediata la ripartenza laghese con un giocatore che si invola sull'out destro e palla in mezzo ben calibrata.
Arriva lesto il numero nove che fa il tris. Addio alle speranze di recupero, la squadra del presidente Mazzanti, in versione guardialinea, non produce azioni di rilievo. Anzi perde Zama per un risentimento muscolare che si mette per i restanti minuti davanti alla panchina a dirigere la squadra. Quindi abbandona il match anche Finardi che lamenta ancora dei dolori all'articolazione dolorante.
La squadra di casa controlla senza apparente difficoltà, l'Ospitalese si scontra sempre contro una retroguardia attenta che non concede bulla.
Termina la partita senza particolari sussulti, dispiaciuti per l'esito finale ma con l'unico rammarico per l'episodio iniziale che forse poteva dare un altro impulso alla partita.
C'è solo da far meglio, prossima ripartenza: domenica in casa col Quartiere.
La partita si presenta difficile: lunga la trasferta, temperatura in calo e squadra da fronteggiare in striscia positiva da diversi turni e nei piani alti della classifica in più l'ultima brutta notizia: mancherà Turatti, influenzato.
Si parte alle 12 dal paesello, pulmino davanti e macchine al seguito. Si viaggia con la radio che aggiorna spesso le ultime notizie sulla carneficina di Parigi, sono pensieri tristi e cupi che vengono richiamati, la partita sembra proprio l'antidepressivo naturale che serve per scacciare le orribili visioni documentate dai media.
Il campo imponente di Lagosanto è in buono stato, il riscaldamento affrontato con la solita perizia dal supervisore Cappello Andrea che, cronometro alla mano, scandisce i tempi di allunghi e torelli.
Dopo il minuto di silenzio che vede le due squadre abbracciate a centrocampo rivolte alla tribuna, troppo dispersiva per il manipolo di tifosi presenti, prende il via la tenzone.
Buon avvio della squadra in maglia bianconera attillata che presenta la novità Bandiera al centro dell'attacco e con uno spregiudicato modulo 4-3-3 che sulle prime spaventa la squadra casalinga.
E' infatti Tessarin dopo solo cinque minuti che sottomisura calcia di prepotenza in porta colpendo la traversa col pallone che rimbalza in campo. Nemmeno il tempo di pensare che potrebbe essere un buon pomeriggio che, nell'azione susseguente in area ospitalese, Zama aggancia nel contrasto lo scarpino dell'avversario che frana a terra. E' rigore.
E' gol, tiro centrale che buca Polelli che battezza una parte inutilmente. La squadra di casa è ben messa, tosta e fisicamente superiore, in più arriva quasi sempre in anticipo sulle palle vaganti. L'azione manovrata dell'Ospitalese per contro è lenta e prevedibile e Bandiera fa i conti con una marcatura arcigna che non gli permette troppi incontri col pallone, Tessarin ripiega forse troppo per prendersi palle giocabili, Zoretich non riesce mai a liberarsi per bene per tirare da fuori area.
Alla mezzora invece la Laghese raddoppia con una palla liscia rasoterra che passa attraverso la terra di nessuno a centrocampo e finisce in un corridoio liberissimo per l'avanti di blu vestito. Solo davanti a Giulio lo salta con un preciso tocco di sinistro.
Doppio vantaggio senza troppi sforzi, quegli sforzi che invece produce l'Ospitalese che non ci sta proprio, ma che colleziona solamente qualche tiro d'angolo con qualche situazione apprensiva per il portiere di casa che se la cava con un paio di uscite di pugno.
Pausa per l'intervallo utilizzata da Zama per caricare gli spenti e mortificati giocatori ospitalesi, fiducia negli stessi undici e nel tempo ancora da giocare per cercare di acchiappare il risultato.
Invece no. Passano due minuti e la squadra ospite in attacco pasticcia perdendo palla, immediata la ripartenza laghese con un giocatore che si invola sull'out destro e palla in mezzo ben calibrata.
Arriva lesto il numero nove che fa il tris. Addio alle speranze di recupero, la squadra del presidente Mazzanti, in versione guardialinea, non produce azioni di rilievo. Anzi perde Zama per un risentimento muscolare che si mette per i restanti minuti davanti alla panchina a dirigere la squadra. Quindi abbandona il match anche Finardi che lamenta ancora dei dolori all'articolazione dolorante.
La squadra di casa controlla senza apparente difficoltà, l'Ospitalese si scontra sempre contro una retroguardia attenta che non concede bulla.
Termina la partita senza particolari sussulti, dispiaciuti per l'esito finale ma con l'unico rammarico per l'episodio iniziale che forse poteva dare un altro impulso alla partita.
C'è solo da far meglio, prossima ripartenza: domenica in casa col Quartiere.
giovedì 12 novembre 2015
domenica 8 novembre 2015
ALZABANDIERA
Il ritorno alla vittoria
Ospitalese - Sorgente 4 - 1 Mainardi P. Temporin Bandiera (2)
Ospitalese: Polelli, Bolognesi [dal 74' Mazarese], Bettini, Temporin, Zama, Vanni, Zoretich, Suggi [dal 54' Finardi], Mainardi P. [dal 70' Bandiera], Tessarin, Turatti,
a disp: Vecchiati, Ciampagna, Mazzanti,Vignali All. Cappello
Mentre a Valencia si sta consumando il "tragico" epilogo del campionato di motociclismo che ha riempito i social e i giornali per settimane -Valentino nonostante la clamorosa rimonta non riesce nell' impresa di portare a casa il titolo di campione del mondo- a Ospital Monacale inizia Ospitalese - Sorgente.
Partita molto delicata per la squadra di mister Zama che deve finalmente vincere sul terreno amico dopo due sconfitte e un pari se vuole guadagnare fiducia e i punti necessari per un buon cammino in un campionato poco attraente fino ad ora.
Al cospetto della penultima della classe l'allenatore faentino si sbilancia con due punte -Paolo Mainardi e Tessarin- sin dall'inizio supportate sulle fasce da Zoretich e Turatti. Centrocampo sulle gambe di Suggi e Temporin stante la mancanza di Mainardi Andrea e di Bianco.
Difesa che supplisce all' assenza di Bonomo con Zama e Vanni centrali, il rientro di Bolognesi dirottato a destra con Bettini a sinistra. Ne fa le spese Mazarese in buona compagnia in panchina con Finardi, Bandiera, Mazzanti, il redivivo Ciampagna e l'immarcescibile Vignali alla prima convocazione.
In porta Polelli che finalmente può fare riscaldamento col suo compagno di giochi, il rientrante Vecchiati che ha smaltito il fastidioso dolore muscolare.
Subito in avanti l'Ospitalese e subito in gol con azione da calcio d'angolo, sulla battuta ben tesa interviene il capitano Mainardi che prende la mira e inzucca di potenza alle spalle del portiere tornando al gol in questo campionato.
Su bell'invito volante, con gran coordinazione nonostante la posizione defilata, esplode un sinistro a volo che incrocia la porta e si deposita nell'angolino basso lontano dalle possibiltà di intervento di Polelli. Sull'onda del ritrovato pari il bomber degli arancioni comincia un persoanle show; dapprima direttamente su calcio d'angolo accarezza la traversa quindi colpisce il palo interno con la palla che esce dalla porta negandogli la doppietta.
Il pericolo corso e le opportune dritte dettate dall'allenatore durante l'intervallo sbilanciano l'incontro nella ripresa a favore dei bianconeri locali.
Entra in campo Finardi per Suggi, arrivano anche le occasioni per andare in vantaggio: Zoretich entra in area palla al piede ma si fa bloccare la palla dal portiere, Tessarin davanti alla porta tira alto su una ribattuta dell'estremo difensore, alcuni tiri da lontano invece non producono effetti.
L'arbitro, che già aveva graziato gli ospiti per un doppio fallo da ammonizione relativo al numero sei, non può fare a meno di espellere lo stesso cinque minuti dopo per un fallo di mano più o meno volontario. Cambia immediatamente la musica e diventa quasi un assedio.
Quando mancano venti minuti alla fine dell'incontro, Zama decide l'ingresso di Bandiera che da un po' di tempo si stava scaldando (anche se con il sole e la temperatura simil estiva di oggi non ce n'era grande bisogno). E' la mossa vincente.
Su un pressing veemente nell'area della Sorgente tenta il tiro un giocatore ospitalese e il portiere respinge, si avventa il numero diciotto appena entrato che infila con un destro di precisione, Bandiera colpisce e porta in vantaggio la squadra di casa.
Lo stesso bomber pochi minuti dopo su azione da corner partecipa al tris, il tiro è basso e lui intercetta alzando il pallone, Tessarin se lo ritrova, spalle alla porta, ad altezza petto e tenta la rovesciata volante, la palla arriva a ridosso della riga bianca dove Temporin suggella di testa.
Gioia contenuta del possente numero quattro invece apoteosi finale al novantesimo quando ancora Bandiera infila per la quarta volta l'incolpevole numero uno dopo averlo elegantemente saltato in velocità su prezioso suggerimento da dietro facendo magistrale doppietta.
Brindano i giocatori nello spogliatoio contenti dell'impresa e soddisfatti della prestazione, adesso serve dare continuità. Buon banco d'esame la trasferta di domenica prossima a Lagosanto.
giovedì 5 novembre 2015
martedì 3 novembre 2015
PRIMO TEMPO? ABERRANTE!
Secondo tempo già meglio ma non basta
Berra - Ospitalese 3 - 2
Ospitalese: Polelli, Vanni,
Bettini, Suggi, Zama, Bonomo [dal 83' Berardi], Mazarese,Temporin [dal 73' Mainardi P.], Tessarin, Zoretich, Turatti
a disp: Bolognesi, Ciampagna, Bianco, Vitale All. Cappello
La partita è condizionata già in partenza, diciamolo: seppur in forma subliminale il pensiero di giocare a Berra contro la capolista porta la squadra a rimuginare sugli ultimi incontri dove non si è fatta una gran figura.
Si aggiunga che giocare su un campo difficile, inteso come difficoltà di equilibrio e di corsa per la scivolosità del terreno, per i molti pesi leggeri della formazione ospitalese e in più l'essere arrivati alla domenica con solo18 effettivi disponibili da schierare tra campo e panchina, si otterrà un risultato poco incoraggiante.
Zama col suo furore agonistico cerca di risvegliare nei compagni di squadra, ardori e entusiasmi che sembrano sopìti, il discorso negli spogliatoi è franco e risoluto: nessun timore e giochiamo alla pari.
Al fischio iniziale dell'arbitro Finotti, sembra che la lezione sia stata imparata, prende il sopravvento la squadra di capitan Bonomo che gioca palla a terra e si distende con ottimi fraseggi.Ma dura solo un attimo: già al settimo su un rilancio dalla difesa -che sara il leit motiv della partita per la squadra di casa- il tanto temuto, e si vedrà il perchè, Granata offre una deliziosa palla al numero nove -che sostituisce il centravanti titolare Grassi- il quale colpisce con palombella morbida che prende la traversa e rimbalza tra le braccia di Polelli.
E' l'inizio della sofferenza che durerà quasi tutto il tempo.
In poco più di mezzora gli scambi tra gli avanti locali -i rimpalli vinti in serie sono fortunosi oltreché determinanti però sono un altro segno di caparbietà che bisogna riconoscere agli avversari- portano a tre conclusioni vincenti quasi in fotocopia con passaggi irridenti dentro l'area piccola.
Ospitalese non è in grado di contrastare nemmeno sul piano fisico, quello che si temeva si verifica, molti scivoloni e giocatori per le terre in maniera sistematica eppure i tacchetti sono quelli giusti.
Serve la sosta per riprendersi
mentalmente, nel frattempo Tessarin indemoniato come sempre conquista una palla
in area e sfonda sul lato sinistro depositando in rete e riaprendo di fatto la
partita.
Altro piglio la ripresa, la squadra di casa è messa in difficoltà dalle
continue incursioni di Zoretich da una parte e Turatti dall’altra, c’è più
intensità e nascono mischie in area. Il Berra in difficoltà dietro alza il livello
degli interventi iniziando con scontri duri dei quali ne fa le spese Zama
ripetutamente. Il quale però trova al coordinazione giusta in area al 75esimo
calciando con rabbia in rete il pallone del 2 a 3.
Il finale è un assedio continuo, un rigore richiesto per fallo di mani in
area è trasformato in un calcio di punizione fuori dalla riga dall’ineffabile Finotti, altre
occasioni di Turatti e Zoretich falliscono di poco. Non c’è verso che la palla entri. Le ripartenze del Berra fortunatamente sono ben contenute.
La partita
termina sull’ennesimo fallo, stavolta su Tessarin, sul quale c’è l’espulsione
diretta del difensore di casa. Ma è già il 90esimo e l’arbitro fischia. la fine.
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