L'Ospitalese perde in casa nel recupero
Ospitalese – Pontelangorino 0 – 1
Ospitalese: Ansaloni, Vanni, Turatti, Muto,
Bosi, Bonomo,Uva[53’ Maiani], Cappello M.,
Mainardi P.[60’Bandiera], Tessarin,
Lazzari [67’ Mazarese]
A disp: Mazzoni, Ciampagna, Pazi, Cesari All.
Brancalion
Serata di recuperi questo ultimo mercoledì di Febbraio, si
gioca la seconda di ritorno col Pontelangorino. Temperatura stabile anche se
poi ci saranno momenti con raffiche di vento accompagnate da uno scroscio a
ridosso della fine del primo tempo. Campo che si presenta bene nonostante le
ovvie gibbosità dovute alle piogge pregresse e che regge bene le cavalcate dei
giocatori in campo.
La notizia, infausta, arriva dagli spogliatoi ospitalesi nel
ritrovo pre-partita; Zama, nonostante
abbia risposto alla convocazione, soffre dei sintomi di una incipiente
gastroenterite e si riserva di provare prima dell’incontro per dare una
risposta definitiva a mister Brancalion alquanto seccato e disturbato da questa
improvvisa avversità. Il provino da risultato negativo, il malessere persiste e
il giocatore non ce la fa prendendo subito la via di casa con ancora addosso la
divisa da riscaldamento.
L’allenatore ospita lese, conscio dell’importanza della
partita che andrà in scena al comunale di Ospital Monacale, si rassegna
malvolentieri ai voleri del fato avverso e decide la formazione di conseguenza.
Recuperato Bonomo , lo piazza davanti ad Ansaloni a fianco
del confermato Bosi con il solito Vanni
sulla destra mentre a sinistra rientra un motivato Lazzari che ritorna
disponibile .
Cerniera di centrocampo con Cappello junior che ha scontato la
squalifica e fa coppia centrale con “Cresce” Muto stavolta dal primo minuto,
larghi a destra il redivivo Uva e a sinistra il solito Turatti.
Davanti il mister si affida alla rodata coppia Tex/Peval
alle prese stasera con una difesa arcigna a avara di complimenti, al contrario pronta
a colpire sui garretti tutte le volte che se ne veda il bisogno.
Partenza sprint dei rossi di casa e nel giro di quattro
minuti già sono due le azioni potenzialmente da gol,
al secondo su lancio illuminante di Muto sulla fascia
sinistra, stop in corsa di eleganza sopraffina da parte di Turri, rapido
controllo e cross al centro dell’area. Come un rapace si avventa Tessarin di piatto destro, forse troppo
morbido, davanti alla porta spalancata: palo pieno a uscire e disperazione
dell’attaccante ancora alle prese con gli ostili legni. Passano un paio di
minuti e corner ospita lese, dentro l’area piccola Peval compie una improvvisa
magia con un lesto e furbo colpo di tacco, ci si interroga ancora come abbia
fatto il portiere ospite a deviarla con un mirabolante riflesso da
campionissimo.
Come più volte accade e come recita un ben conosciuto
teorema del calcio, al gol sbagliato corrisponde un gol subito; prima rapida
incursione sulla fascia sotto la tribuna e cross immediato che scavalca i
centrali, Vanni tenta l’anticipo di testa ma fallisce e il pallone arriva sui
piedi del numero sette Taddei che ha il tempo di controllare e di infilzare il
povero Ansaloni in disperato tentativo di uscita.
Casca il mondo addosso, la squadra ha subito il gol dopo un
bell’inizio, le condizioni ambientali stanno cambiando con vento trasversale
che non facilita i controlli e l’arbitro tollera forse un po’ troppo il gioco
virile dei lagunari.
Il piccolo (d’età ) direttore di gara non sembra l’individuo
di polso che necessiterebbe ad un
incontro così importante e fa molto uso della dialettica per comandare il gioco;
nonostante ciò verso la mezzora di gioco assegna un calcio di rigore alla
squadra di casa per un fallo in area ai danni di un ingegnoso Uva che protegge
il pallone subendo carica da tergo da parte del difensore.
Alquanto generosa la concessione della massima punizione
ma pareggiata dall’esito del calcio di
rigore.
Si presenta sul dischetto Bonomo, rincorsa e destro teso
quasi rasoterra. E’ felino anche stavolta Angusti che avendo battezzato bene la
parte, si distende in tuffo e respinge la palla. Ancora delusione e sconforto in
campo e sugli spalti tra i tifosi accorsi alla gara.
Gli O. M. Boys presenti anche in questa notturna,
comprendono il momento e incitano generosamente la squadra nonostante tutto. Si
arriva sotto la pioggia alla fine del primo tempo.
Comincia la ripresa e la musica non cambia, Ospitalese
protesa alla ricerca dell’ agognato oltreché meritato
pareggio con tutte le forze possibili. L’arbitro continua a dispensare
cartellini gialli ai giocatori del Ponte che frenano sistematicamente gli
avversari in tutte le maniere.
Alla fine saranno sei gli ammoniti tra i bianconeri, l’allenatore
Tarantino non è tipo da gentilezze e si vede che trasmette bene questo pensiero
ai suoi atleti.
Brancalion immette in
successione Maiani quindi Bandiera. Cambiano i musicisti ma non cambia la
musica, tenta Cappello con alcune punizioni e tiri dal limite, tenta Tessarin
che si libera bene in alcune occasioni ma viene fermato al momento del tiro.
Spinge ancora Vanni sulla destra mentre termina la benzina un esausto Lazzari autore di una buona prova e chiede il cambio, entra Mazarese a supporto a sinistra di Turatti che invece si perde in un duello personale col numero due che lo
porta ad innervosirsi e ad estraniarsi fatalmente dalla competizione con
pericolosi accenni di rissa. Dalla
panchina gli viene ricordato il big match della prossima partita e per un
attimo rinsavisce fino al successivo contrasto col giocatore in questione.
Fortunatamente porta a conclusione il match ancora regolarmente in campo ma la
tegola ulteriore si abbatte invece su Bonomo che viene indicato dall’arbitro
come reo di frase offensiva nei suoi confronti ed espulso a tempo scaduto.
Brutta conclusione dell’incontro, l’Ospitalese perde
l’imbattibilità interna ad opera del Pontelangorino ma ancor di più questa seconda
sconfitta consecutiva arriva alla vigilia della gara con il Molinella, la
partita più sentita dalla squadra.
Occorre uno scatto di orgoglio da parte di tutti i giocatori
e ritrovare lo spirito battagliero della prima parte del torneo. Lo stimolo c’è
, si attende la risposta dei ragazzi.
Nessun commento:
Posta un commento