BRUTTI MOMENTI
e figure barbine
Olimpia Quartesana - Ospitalese 2 - 1 P. Mainardi
Ospitalese: Kalogeropoulos, Vanni [dal 55' Lazzari], Turatti, Zama,
Cesari, Bonomo, Maiani [dal 65' Mainardi A.], Cappello M., Mainardi P.,
Tessarin, Bosi
A disp. Mazzoni, Ciampagna, Mazarese, Pazi, Bandiera
Finale
arroventato a Quartesana dove l'Ospitalese è scippata di un risultato
positivo dalle nefaste decisioni del direttore di gara che decide l'andamento del risultato e condiziona pesantemente la prossima giornata finale del campionato.
Passa il Quartesana al 29 del primo tempo su un indecisione della
retroguardia ospitalese ma viene subito pareggiato dal gol di testa di
Paolo Mainardi due minuti dopo.
Gioca bene la squadra di
Brancalion che nella ripresa tiene le redini del gioco tentando numerose
conclusioni che però difettano della necessaria precisione. E' una
partita a una porta sola anche se il Quartesana si rende pericoloso con
un colpo di testa in area. E' un fatto episodico, il momento clou
dell'incontro è il 77esimo, Turatti dopo bella triangolazione è liberato
a centro area a tu per tu con il portiere, rinviene il difensore da
tergo e l'impatto non è sicuramente regolare. Il numero tre ospitalese
non avrebbe nessun interesse a cadere per terra, invece finisce disteso
incapace di concludere. Rigore sacrosanto dovrebbe essere, il brizzolato
arbitro invece invita il giocatore a rialzarsi tra le proteste di tutta
la squadra. Forse scappa qualche parola, l'arbitro estrae il cartellino
rosso e caccia Turatti agitatissimo e furioso.
Nei successivi ultimi
dieci minuti più recupero succede di tutto: un altro fallo ai danni di
Bosi a cavallo dell'area letto in maniera diametralmente opposta rende
furiosi i giocatori biancorossi, prende il doppio giallo anche Lazzari
per due sciocchi falli a centrocampo. E' difficile in nove contro
undici, l'arbitro chiama tre minuti di recupero e l'Olimpia si procura
un corner, mischia in area e palla di nuovo in angolo, la giacchetta
nera potrebbe fischiare. Invece fa battere e su una altra mischia
furibonda accesa a due passi da Kalogeropoulos, il numero cinque batte a
botta sicura. Il pallone avrà passato la linea bianca per intero prima
della smanacciata di Diego? I ragazzi di capitan Mainardi giurano di no,
l'arbitro con enorme sicurezza segna il centrocampo.

Parapiglia
generale, arbitro accerchiato, nervi che saltano, parole in libertà.
offese e quant'altro. Il cartellino rosso è sventolato in
faccia a Tessarin, al rientrante Andrea Mainardi e a Vanni sebbene in
panchina. Ospitalese in sette che non fa nemmeno in tempo a battere la
ripresa del gioco. Triplice fischio e arbitro chiuso negli spogliatoi
tra le urla di rabbia dei giocatori del Presidente Mazzanti.
Epilogo non troppo edificante con l'arrivo di due pattuglie di
Carabinieri e una volante della Polizia che invitano giocatori e
sostenitori ospiti ad abbandonare le adiacenze del campo per consentire
la dipartita dell'arbitro.
Tutto esagerato, non succede nulla di
che, ma non sarebbe successo nulla ad ogni modo, nessun intento di
giustizialismo giacobino da parte dei rumorosi ma innocui sostenitori
che mai si sono resi protagonisti di atti di violenza fisica.
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