martedì 19 gennaio 2016

UN PARI PER COMINCIARE IL RITORNO

 Un Lugo molto Atletico, un'Ospitalese un po' sgonfia

Ospitalese - Atletico Lugo 1-1   Tessarin (R)

Ospitalese: Polelli, Mazarese, Bettini,Zama, Vanni, Muto [dal 53' Vitale], Suggi, Temporin, Tessarin, Zoretich [dal 63' Bianco], Bandiera [dal 79' Mainardi P.]

a disp. Vecchiati, Ciampagna, Cappello, Mazzanti     All. Cappello A.

 Pomeriggio soleggiato ma con aria frizzantina, riprende il campionato con la prima di ritorno con un clima quasi primaverile e con un campo inerbito e lussureggiante.
  Ospitalese decimata che ha perso due titolari nella prestigiosa ma deleteria amichevole di metà settimana col Codifiume: Frazzoni stirato e fuori per alcune settimane, Turatti invece alle prese con un bizzarro infortunio che non riguarda muscoli o tendini bensì il costato, niente costole rotte per fortuna ma il bisogno di cure e riposo è certificato dalle lastre.
Mister Zama è costretto quindi a rimettersi in difesa a fianco del capitano Vanni con Bettini e Mazarese a far guardia alla porta di Polelli.
Centrocampo che vede il forfait di Andrea Mainardi
-a riposo precauzionale- e quindi assortito da Suggi, Temporin, Zoretich e Muto con davanti la coppia Tessarin e Bandiera a cercare di pungere.
L'Atletico Lugo è lontano parente dell'avversario incontrato mesi orsono, molti cambiamenti hanno forgiato una squadra che solo nel mercato di dicembre ha acquisito 5 nuovi giocatori. Retroguardia solida, buoni palleggiatori in mezzo e uomo d'attacco solido e ben piantato che lotta su tutti i palloni.
Comune denominatore: una forte propensione al contrasto robusto con l'avversario. Tessarin se ne accorge subito lagnandosi per i colpi subiti alle caviglie e l'arbitro alla fine avrà una mezza dozzina di cartellinati della squadra lughese.
Pallino in mano agli ospiti che giocano con disinvoltura senza per questo impensierire più di tanto la retroguardia di casa, d'altra parte il centrocampo di sostanza dell'Ospitalese non riesce quasi mai ad innescare i bombers con palle lucide. Le poche occasioni nascono dai calci da fermo: su punizione biancorossa, Bandiera ha un guizzo felice colpendo di testa all'indietro ma la palla va alta di poco.
Su corner invece avviene il vantaggio degli ospiti, la parabola arriva nell'area di porta, Polelli respinge come può proprio a centro area sui piedi del liberissimo Falanga, palla bassa e veloce dentro il sacco.
Svantaggio che ricalca le buone consuetudini della banda di Zama che ancora una volta deve rincorrere e recuperare il risultato. Fortunatamente la ripresa è di tutt'altro spessore per lo meno nella prima mezzora, è convinta la squadra ospitalese nel macinare azioni e conquistare campo agli avversari.
Entra il folletto Vitale, che sostituisce Muto, per vivacizzare la manovra, non male qualche sua percussione anche se a volte si innamora del pallone. Si rivede dopo tanto anche Bianco che Zama immette al posto di uno stralunato Zoretich per colpa di una forte contusione con la testa già dai primi minuti del primo tempo.
Il ragazzo è vivace e subito  mette in difficoltà i suoi marcatori, le azioni si svolgono adesso con un ritmo più energico e l'Atletico soffre.
Il pareggio avviene su rigore decretato dall'arbitro per fallo su Bandiera impegnato in un furioso corpo a corpo col difensore ospite che ingenuamente se lo trascina a terra impedendogli il possesso della palla.
Si incarica Tex Tessarin della trasformazione che avviene nel modo migliore, palla da una parte e protiere dall'altra, marcando così il settimo centro dopo aver timbrato il palo pochi minuti prima
Cerca il successo l'Ospitalese ma l'Atletico si fa pericoloso, in una ripartenza l'azione si svolge veloce sulla destra con rapido passaggio a centro area. Qui il bomber lughese va a colpo sicuro ma la palla incoccia fortunatamente sulla traversa, successivamente un'altra azione libera un uomo al tiro verso la porta di Polelli che si distende coprendo lo specchio della porta, la palla sibila vicino ai guanti protesi e tocca il palo alla sinistra di Giulio. Zama comunque non demorde e avvicenda le punte con l'ingresso di Paolo Mainardi dal momento che il Lugo è rimasto in dieci per la doppia ammonizione del numero 5. Non succede più nulla e dopo 5 minuti di recupero durante i quali viene espulso anche il portiere per un fallo di mani fuori area, la partita si conclude finalmente senza troppi veleni.
I giocatori guadagnano gli spogliatoi senza polemiche salutandosi reciprocamente consci del fatto che, tutto sommato, il risultato di parità sia quello giusto.


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