domenica 17 febbraio 2013

SOLO COSE DIFFICILI

OSPITALESE - SOLO COSE BUONE 3 - 1
Nel constatare il superamento dei tremila contatti su questo blog dalla sua genesi a oggi, tante sono le visualizzazioni registrate dal contatore automatico, viene spontaneo riconoscere che le azioni e le gesta della squadra dell'Ospitalese e di tutti i suoi ragazzi stanno a cuore a diverse persone. Questo attaccamento che di riflesso viene percepito anche dalle presenze in tribuna al campo nelle partite casalinghe, fa partire messaggi di ringraziamento. Grazie a tutti i lettori che, nonostante non interagiscano molto con messaggi o repliche, dimostrano curiosità nell'apprendere le cronache delle partite ma grazie soprattutto ai primattori, loro, i ventiquattro personaggi pedatori in cerca di una consacrazione sul campo assieme al loro conducator, che tanto tiene al risultato massimo, che ci mettono impegno e passione permettendo cronache sempre vibranti e pregne di tensione emotiva.

Cappello Marco: riscaldamnto particolare
Domenica 17 Febbraio, prima festività dopo il clamoroso annuncio papale, ultima domenica prima della chiamata alle urne per le politiche ma soprattutto giornata di Ospitalese-Solo Cose Buone la squadra di Malborghetto ancora emotivamente agganciata a Mister Brancalion che prepara la partita sotto il profilo psicologico già dalle due sedute di allenamento in maniera quasi ossessionante cercando di togliere ansia e stress ai giocatori che si vedono costretti a rimediare alla non eccelsa prova della domenica precedente.

Dispone una difesa davanti a Kalogeropoulos, in ambasce per un fastidioso fenomeno di reflusso gastroesofageo  ma ben deciso a presenziare, con Bonomo e Uva centrali e Ciampagna e Mazarese sulle fasce. Centrocampo di qualità e quantità con Brunelli, Mainardi A. e Montanari in veste di palleggiatori e sugli esterni Bosi a destra e Cappello II a sinistra mentre unica punta di ruolo Mainardi Paolo.
Gol su punizione per Andrea Mainardi
Nove giocatori in un fazzoletto
Parte bene l'Ospitalese, manovre ariose, passaggi ben calibrati e buona circolazione di palla, Bosi sembra ispirato mentre dall'altra parte Cappello sembra timoroso negli affondo e leggermente claudicante causa un noioso risentimento muscolare. Azioni ficcanti portano ben quattro volte a turno i Mainardi Brothers, Cappello e Bosi davanti all'estremo difensore che para bene d'istinto (una volta aiutato dal palo) ma l'imprecisione manifestata sull'ultimo tocco fa vedere i sorci verdi ad un agitato Brancalion che chiede più cinismo e concretezza. Dopo venti minuti il risultato potrebbe essere già in cassaforte, invece il Malborghetto passata la buriana, si riorganizza -nel frattempo il suo allenatore Casiraghi è stato mandato anzitempo fuori per frasi non troppo di cortesia- e comincia a rintuzzare gli attacchi. Il primo tiro ospite avviene quasi alla mezz'ora ma è il viatico ad un possesso palla che manda in crisi il centrocampo locale. Il mister si sgola per richiamare alla compattezza il reparto centrale ma sono dieci brutti minuti. Su una bella ripartenza invece l'azione ospitalese arriva al limite dell'area, Mainardi fa filtrare la palla per Bosi che dal dischetto infilza di precisione. Finalmente! Ecco finalmente sbloccata la partita, cinque minuti al the di metà tempo e gara in discesa. Tutti lo pensano, i tifosi di casa, la panchina locale, i guardialinee  tranne il numero due ospite, clamorosamente libero, che si trova la sfera a trenta metri dalla porta e si inventa una poderosa bordata di destro che si insacca alla sinistra di Kalogeropoulos all'ultimo giro di lancette.
gli ospiti
Incredibile, ma copione che si ripete ancora una volta, il perchè non si sa.
Tornano in campo le due compagini e prende l'iniziativa l'Ospitalese, dopo tre minuti Mainardi Andrea si guadagna una punizione dal limite e il mister è categorico nell'affidargli l'esecuzione. Destro non troppo forte e angolato ma che prende una sponda dalla barriera e inganna il portiere, biancorossi in vantaggio.
Ricci Lucchi rileva Cappello II, Bandiera invece Montanari andando a supporto in attacco cambiando il modulo di gioco. Si cercano il lungo Peval e il massiccio Banduz, cadono regolarmente nella trappola del fuorigioco alto della difesa ospite ma riescono anche a presentarsi davanti alla porta.



minuto di silenzio richiesto dalla squadra ospite


Decisivo il portiere ma sempre determinate gli errori di mira, anche Riccio ci si mette ciabattando una facile occasione.
E' destino che si debba soffrire, Uva si stira, entra Vanni, viene richiamato sul fortino difensivo Bosi anche se un eccelso Bonomo, anticipando di piede, di testa, se fosse possibile anche di spalla mantiene bassi i voli pindarici degli avanti ospiti anche se un'elegante sforbiciata in rovesciata sibila a lato di poco.
Con parecchia -troppa- sofferenza si arriva al novantesimo e al minuto due di recupero c'è una punizione dalla trequarti sotto la tribuna, Ricci prende vigorosa rincorsa e finalmente può liberare tutta la sua potenza che stavolta è abbinata ad una strabiliante traiettoria. Risultato: un missile tracciante che taglia tutta l'area e si insacca nell'angolo alto più lontano lasciando di stucco il pur bravo portiere. Non si gioca più per i restanti minuti, la conclusione della partita consegna i tre punti all'Ospitalese, una decorosa prova per i giallo neri ospiti e il commiato dei giocatori che vanno sotto la tribuna a salutare i tifosi, O.M.Boys in testa.
l'arbitro Grazi

pre partita
 Si rimane in testa ma l'Alberonese non molla, vince di misura col Traghetto, la Dossese fa addirittura poker  con la Real Estense e domenica prossima non si presenta una trasferta agevole.
Si dovrà giocoforza rinunciare  a Andrea Mainardi ammonito oggi per la quarta volta, Bosi per problemi di lavoro, Uva anche se farà di tutto, ma il "tirotto" è stato notevole. Rientrerà Maiani dalla montagna con un bel livello di ematocrito e sul campo di Ferrara gli sembrerà di volare risultando imprendibile.

nuvolone minaccioso sulla partita










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