giovedì 7 marzo 2013

UNA STORIA BUFFA

Ancora una volta ( Unione Calcio - Ospitalese) non si gioca

Strana storia di questa partita che sembra non si debba giocare mai ma questa volta bisogna impegnarsi per bene per invalidare la gara e l'arbitro ci mette parecchio del suo tentennando in maniera pavidosa e assecondato dalla squadra di casa che non sembra vogliosa di cimentarsi in un un match fangoso e bagnato.
Che il direttore di gara non abbia intenzione di giocare la partita a un buon intenditore non sfugge, arrivato in prossimità dello spogliatoio deposita il borsone degli indumenti e con l'ombrello e le sue Adidas L.A. Trainer ai piedi si appresta a calcare il manto erboso che risulta inzuppato e melmoso, non proprio le calzatura adatte per questo controllo. In prossimità della  metà campo lo si vede armeggiare col cellulare e si capisce che intende chiedere consigli ai superiori non avendo la capacità di decidere in autonomia così che al ritorno dal sopralluogo chiede ulteriori 15 minuti per vedere chissà quali miglioramenti.
Sembra un apertura verso la disputa della contesa, d'altronde con campi così fino a poco tempo fa si giocava tranquillamente, la pioggia è fina fina e anche se calpestare il campo per novanta minuti significa ridurlo male, il gioco del calcio contempla anche scontri su terreni scivolosi, scivolate su pozzanghere melmose e magliette e calzoncini inzuppati e pesanti da trascinare. La notizia viene estesa anche ai supporter Ospitalesi che non aspettano altro per partire. Il gruppo dei tifosi, O. M. Boys in testa, con ombrelli e striscioni arrivano così numerosi presso il recinto di gioco di San Bartolomeo.
La tensione anche all'interno dello spogliatoio cresce, Mister Brancalion è tesissimo e concentrato in questi momenti nell'inculcare gli ultimi dettagli ai propri giocatori, consigli utili per non incorrere in sbagli decisivi e modi vantaggiosi per la conservazione della palla.

Bussa l'arbitro, chiede del capitano. Paolo Mainardi si invia alla ricognizione con l'altro capitano e il direttore di gara con una improbabile maglietta sbracciata; questi fa rimbalzare il pallone in diversi punti del campo e il pallone risponde in buona maniera tutte le volte, il sostrato del campo é duro e trasmette l'impulso come fosse in condizioni normali. Il giudice di gara sembra contrariato, dirà poi il capitano Ospitalese, in queste condizioni si ha da giocare, il capitano locale invece sembra tirare un po' indietro e cerca di condizionare il giudizio finale. All'arrivo presso gli spogliatoi la giacchetta nera (azzurra in questo caso) con fare contrito e mostrando un recondito disappunto pronuncia il verdetto: in queste condizioni non si gioca, non si vedono nemmeno le righe sul terreno.
Delusione tra i giocatori ospitalesi che avevano già effettuato il riscaldamento e costretti, dopo un rapido appello da regolamento, alla doccia senza disputare la partita.
Della giornata numero undici verranno giocate solo due partite su sei e l'Alberonese, vittoriosa col Calcio FE, ne approfitta per balzare in testa solitaria.
La rabbia per la conclusione inattesa della serata nell'ambiente Ospitalese è ancor più grande al pensiero che, in caso di disputa della prossima partita in calendario, il giocatore Bosi non sarà disponibile per la squalifica rimediata e un'assenza del genere contro la capolista proprio non ci voleva.



 
 

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