Se Magnavacca piange, l'Ospitalese non ride
Ospitalese: Kalogeropoulos, Bettini, Bosi, Temporin, Vanni, Bonomo, Arena, Zama, Mainardi Paolo, Gnudi, Berardi [dal 51' Maiani]
a disp: Ansaloni,Ciampagna, Mazarese, Muto, Foschi, Bandiera All. Brancalion
Campo di Codrea che si rivela ancora osticissimo dal quale si ritorna con una sconfitta che lascia tanto amaro in bocca.
Sulle fasce opera il solito volitivo Arena a destra e Frei Berardi sulla sinistra che vince la concorrenza per l'ultima maglia disponibile.
Non succede niente per i primi venticinque minuti, supremazia territoriale casalinga con gli avanti locali che spingono e tengono in apprensione la difesa di Brancalion.
E' però su un lancio dal centro che nasce il vantaggio, la parabola è calibrata al millesimo per scavalcare sulla destra Bettini, il numero sette aggira da dietro e controlla bene infilzando Kalogeropoulos in uscita.
Di certo i locali non vanno per il sottile per spezzare il gioco e a volte colpiscono anche le caviglie, l'arbitro colpevolmente lascia correre riuscendo ad ammonire un ingenuo Gnudi per proteste piuttosto del ruvido numero otto locale che al 45esimo martirizza Temporin.
Ripresa che vede gli arancioni in attacco, Brancalion incita e cambia fascia ad Arena, immette Maiani al posto di Berardi e vuole una squadra più alta.
Zama e Temporin a metà campo moltiplicano le forze, quest'ultimo poi estrae il coniglio dal cappello quando con abile gioco di prestigio si libera di due avversari in un fazzoletto, fa due passi in avanti e mette sul destro di Arena una palla solo da mettere dentro. Entusiasmo in campo, in panchina e ai lati del campo dove sono situati gli immancabili O.M.Boys. Sull'entusiasmo del pari ritrovato, l'Ospitalese tenta addirittura il colpaccio: gran tiro dal limite di Paolo Mainardi e gran risposta dell'estremo locale mentre un paio di punizioni favorevoli non sono sfruttate al meglio dai tiratori ospitalesi.
Quindi su altra imbeccata con difesa colpevolmente scoperta (siamo al 45esimo!!), Bettini frana sul giocatore in maglia granata.
Il fallo ricalca la dinamica del rigore assegnato al Milan contro il Cagliari due domeniche orsono, il numero due ospitalese colpisce da dietro, logica l'espulsione, ma ben fuori area.
La giacchetta azzurra fischia il rigore nonostante le rimostranze dei giocatori ospiti.
Diego intuisce ma la botta è veloce e il pallone si insacca.
Urla la sua rabbia Brancalion nei confronti del direttore di gara, questi si avvicina e lo manda negli spogliatoi anzitempo mortificando allo stesso tempo tutti i rappresentanti della panchina.
Nonostante i 5 minuti di recupero, l'Ospitalese non riesce a fare il miracolo altre volte avvenuto, la squadra stanca si perde negli sforzi e perde la partita lasciando via libera al Codrea che ringrazia del regalo nonostante i dirigenti si dimostrino comprensivi usando le frasi di circostanza per non sembrare smaccatamente entusiasti del risultato.