sabato 26 marzo 2016
giovedì 24 marzo 2016
LA NUOVA CAPOLISTA
Almeno è stata una bella partita
Ospitalese - Ricci Goro 2-3 (Tessarin, Bonomo)
a disp. Vecchiati, Ciampagna, Vitale, Cappello, Muto All. Cappello
Il recupero infrasettimanale della partita Ospitalese - Goro si disputa in una serata fredda ma non troppo, su un campo in buone condizioni degno di partite importanti, al cospetto di una tribuna quasi gremita da parte di tifosi ospiti che si sono spostati di 80 km per cullare un sogno: tornare con la squadra prima in classifica.
Sono presenti anche i tifosi locali, in numero minore, la partita è di cartello e ritornano dopo tanto per l'occasione anche gli O.M.Boys, rinforzati dal tifoso di lusso Luca Foschi, che si posizionano tatticamente sotto il tendone dietro la porta.
La squadra della laguna ha infilato una serie di risultati, non ultimo domenica scorsa la vittoria sul Lugo, che piano piano l'hanno portata nelle vicinanze del primo posto e complice la sconfitta della neo capolista Laghese in casa, in caso di vittoria ad Ospital Monacale si porterebbe al comando.
L'Ospitalese si sente un po' vittima sacrificale, la differenza in classifica è ampia, le ultime prestazioni sul campo sono totalmente contrarie -la sconfitta con la Sorgente pesa ancora tantissimo- in più all'arrivo del direttore di gara designato per l'occasione si scopre che la giacchetta nera è il famigerato Federico Finotti da Porto Tolle; il cesello finale.
Invece diciamo subito che, complice la cavalleria e la buona condotta in campo di ambedue le squadre, la prestazione di Finotti, sempre caratterizzata dalla sfrontatezza nei confronti dei giocatori che a volte scivola nell'arroganza, scorre via ininfluente ai sensi del risultato.

Tiene bene per mezzora l'Ospitalese ed è una bella partita, giocano bene i nostri, veloci nei tocchi e precisi negli scambi ma il Goro segna lo stesso su un azzeccato tiro incrociato da fuori che passa in mezzo a tutti i giocatori in area e va in rete lontano dal possibile intervento di Polelli.
Si scuote la squadra biancorossa che non barcolla arrivando all'intervallo senza ulteriori danni.
Comincia la ripresa, Turatti ha libertà di attaccare, copre Suggi dietro. Cerca di arrivare al tiro l'Ospitalese ma il portiere rimane indisturbato, passano quindici minuti ed è raddoppio: cambio campo verso il vertice sinistro d'attacco del Goro e Taddei aggancia bene rientrando su Bettini che lo perde, veloce prende il tempo anche su Frazzoni che arriva a chiudere un attimo dopo che il pallone è stato scagliato quasi all'incrocio impallinando ancora Polelli che nulla può.
Potrebbe essere l'inizio della disfatta, mancano venti minuti, dalla tribuna l'entusiasmo dei tifosi forse contagia la squadra ospite che si distrae un minimo: quel tanto che basta a Tex Tessarin di girare sotto porta un pallone vagante e mettere in rete.
Mancano 7 minuti più 5 di recupero che il Goro considera esagerati, dalla panchina si rumoreggia.
Finotti non aspetta altro e si esibisce nel suo pezzo forte: l'espulsione dei giocatori (2) dalla panchina dopo aver esibito l'altra sua specialità che consiste nel bloccare l'abbandono dei panchinari
per la doccia dopo il terzo cambio
(e qui Vecchiati trema).
Dell'episodio contestato si è già detto, Zama parlerà a lungo davanti allo stanzino dell'arbitro sul concetto di breve distanza e di volontarietà applicata alle braccia più o meno distese lungo il corpo nei contatti in area, di altre occasioni non ce ne sono nonostante un arrembante assedio che vede i difensori ospiti sparare la palla il più distante possibile.
Applausi convinti della tribuna ai nuovi primi della classe che poi festeggiano rumorosamente negli spogliatoi non prima però di aver lodato e fatto i complimenti alla squadra di Bonomo e Co. per la partita disputata.
lunedì 21 marzo 2016
NOOOO! ANCHE DALLA SORGENTE!
Sconfitta senza attenuanti
Sorgente - Ospitalese 2-0
a disp. Vecchiati, Sulayman, Foschi, Monti All. Cappello A.
Il duro referto dell'incerto direttore di gara di domenica scorsa, ha fatto in modo di ottenere squalifiche per alcuni giocatori dell'Ospitalese nemmeno espulsi dal campo, assieme alla multa e alla squalifica del presidente Mazzanti.
Da forfait all'ultimo anche il giovane Mazzanti per un piccolo contrattempo di natura oculistica e così mister Zama per fare la panchina, oltre ai fidati e sempre disponibili Monti e Foschi, chiama anche l'ultimo arrivato nella famiglia ospitalese: Sulayman Fatti per tutti Salley o Sally o Sulley.
Polelli comanda la difesa che vede il rientro di Ciampagna, sempre pronto all'uso, assieme a Frazzoni come centrali mentre sulle corsie corrono Turatti e Bettini.
Centrocampo rivoluzionato, ma tutto sommato senza sconvolgimenti, con l'inserimento di Cappello e Temporin insieme alla baldanza dei giovani Suggi e Bianco con Zoretich pronto a servire Tessarin in prima linea.
Zama gli risponde senza essere da meno però da dietro la rete di recinzione da dove è difficile farsi capire.
Partita che va via senza sussulti, caratterizzata dai previsti lanci a scavalcare il centrocampo, sino alla mezzora quando un intervento scomposto nell'area di rigore ospitalese decreta l'assegnazione di un calcio di rigore.
Polelli viene perforato dalla trasformazione del numero 8 senza nessuna possibilità di reazione, si produce invece al 45esimo in un miracoloso intervento a terra su colpo di testa ravvicinato di Minutolo che salva il risultato consentendo di andare la riposo sotto di un solo gol.
Nel frattempo l'Ospitalese non aveva impensierito granchè la difesa della squadra di casa mostrandosi invece molto nervosa e di conseguenza fallosa, incapace di colpire nemmeno su alcuni calci da fermo.
Ripresa che è di altro tono, qualche segnale di risveglio la squadra in arancione lo da.
Pur essendo sempre poco fluida nella manovra e incapace di mantenere il predominio della palla, la squadra di capitan Ciampagna approfitta della doppia velocità di Turatti, doverosamente spostato in avanti, per cercare il pareggio.
Quest'ultimo ha il tempo di aggiustarsi la palla e addirittura di destro scaraventare in rete.
Mancano ancora venti minuti ma il risultato non cambia più, la Sorgente difende coi denti il prezioso bottino, l'Ospitalese come detto ha la sfortuna dalla sua.
Zama inserisce anche Vitale per dare maggior freschezza ma la partita finisce senza che si riesca a trafiggere il numero uno locale.
Termina l'incontro e ancora facce lunghe negli spogliatoi, il girone di ritorno è in pericolosa discesa e all'orizzonte c'è il recupero di mercoledì prossimo col Goro.
Più importante e necessario da parte dell'Ospitalese è ritrovare il morale e la giusta determinazione per entrare in campo risoluti e decisi spazzando via i brutti pensieri e le inquietudini che attanagliano gran parte degli elementi della squadra.
giovedì 17 marzo 2016
martedì 15 marzo 2016
CONTINUA IL DIGIUNO DI VITTORIE
Ennesimo pari casalingo senza sussulti
Ospitalese - Berra 1-1 Turatti (rig)
Ospitalese: Polelli, Bettini, Turatti, Mainardi A.[dal 58' Temporin], Frazzoni, Bonomo, Muto [dal 63' Bianco], Zama, Bandiera, Zoretich, Suggi [dal 85' Mainardi P.]
a disp. Vecchiati, Ciampagna, Monti, Tessarin All. Cappello A.
Pomeriggio domenicale molto ventilato, a volte molto fastidioso anche per gli spettatori in tribuna; per gli atleti in campo invece un'insidia in più perchè le traiettorie vengono modificate, smorzate o allungate a seconda del verso del passaggio.
C'è la coppia centrale Bonomo-Frazzoni davanti a Polelli con laterali Bettini e Turatti con ampia libertà di avanzare.
Andrea Mainardi riprende la sua posizione nel cerchio di centrocampo con il compito di play maker basso aiutato in questo dal dinamismo di Muto e Suggi capaci di creare allo stesso tempo una valida cerniera mediana con Zama e Zoretich chiamati ad inventare la giocata per il solitario Bandiera al centro dell'attacco ospitalese.
Dopo i primi momenti di studio con qualche azione per parte, a cavallo del 22 minuto c'è l'episodio che può cambiare la partita: Frazzoni in mischia in area corregge di testa verso la porta sguarnita, il numero 5 si immola per la causa e con la manona respinge la palla.
Rigore e allontanamento del difensore dal rettangolo di gioco, poi Turatti, freddo e preciso come uno specialista, insacca a dovere regalando il vantaggio alla squadra di casa.
La non concessione del secondo rigore forse infastidisce e distrae alla lunga alcuni giocatori dell'Ospitalese che si innervosiscono e fatalmente finiscono per non giocare più. Dopo l'intervallo le squadre rientrano ma l'Ospitalese non c'è ancora.
Nonostante la superiorità numerica la squadra di capitan Bonomo non riesce a prevalere anzi subisce la pressione del Berra che vuole rimontare e velocizza il gioco.
Logica l’esultanza del bomber ospite per la bella segnatura ma comprensibile lo scoramento dei locali infilzati in velocità con un’azione ben congegnata.
Si può dire che il Berra, trovato il pareggio, si accontenti del risultato raggiunto anche se dalla panchina continuano gli incitamenti per proseguire la rimonta; la capolista vuole mantenere la testa della classifica ma l’Ospitalese per contro vuole il risultato di prestigio.
Le occasioni però non si manifestano e le azioni terminano sempre sul limite dell'area senza riuscire a concretizzarsi in maniera pulita.
Manca sempre l'ultimo passaggio o la determinazione per tentare la conclusione.
La squadra di casa conclude generosamente all'attacco , guadagna corner e costringe spesso l'avversario al fallo ma non c'è modo di cambiare il risultato.
L'incerto arbitro Ricciardi decreta la fine del match dopo 3 minuti di recupero dimostrandosi estremamente seccato per le rimostranze dei giocatori di casa che lo attorniano nel tragitto verso lo spogliatoio.
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