domenica 23 febbraio 2014

SCONFITTA NEL FANGO



 L’Ospitalese si impantana a Ro. 

ROESE – OSPITALESE  2 - 1         Mainardi A. (r)

Ospitalese: Ansaloni, Vanni, Turatti, Mainardi A.[dal 51’ Muto],Cesari, Bosi, 
Maiani [dal 61’ Cappello A.], Zama, Mainardi P., Tessarin, Mazarese [dal57’ Bandiera]

A disp. ; Mazzoni, Ciampagna, Uva, Monti                                         All. Brancalion



In un campo ai limiti della praticabilità, con ampie zone ridotte a risaia, nonostante l’impegno prodotto sul rettangolo verde, la squadra di Brancalion subisce la seconda sconfitta stagionale contro una squadra di seconda fascia denotando una scarsa attitudine caratteriale nel prendere il possesso del gioco e le redini dell’incontro.



Così anche oggi, è la Roese che riesce ad aggredire per prima e mettere in apprensione la retroguardia ospite. Con un terreno così irregolare, inzuppato di acqua e scivoloso, i controlli sono al limite della funzionalità ed è sempre meglio ribattere di prima intenzione che rischiare un controllo difficile.

Passano 12 minuti, un innocuo cross rimbalza prima sul corpo poi sul braccio non aderente al corpo di Gas Mazarese che è dentro l’area.

Il solerte e inflessibile arbitro Ortese decreta il rigore pro Ro. 
Abilmente il numero 7 Zanforlini, spiazza Ansaloni che deve toccare il primo pallone della partita raccogliendolo da dentro il sacco. Partita subito in salita e Ospitalese che finalmente mette insieme un paio di azioni. La manovra non è arrembante ma si tenta l'attacco all'area avversaria. 
Su invito all'altezza del dischetto, Tex Tessarin viene affrontato in maniera rude dal difensore che lo sbilancia. L'arbitro decreta il secondo rigore che tutto sommato sembra una compensazione alla massima punizione fischiata 10 minuti prima, Andrea Mainardi non se ne cura e con freddezza e personalità fredda il portiere avversario con esecuzione esemplare.

Pari raggiunto e si pensa a nuova ripartenza di partita con piglio diverso da parte della squadra apparentemente più dotata, i risultati sul campo dicono invece di passaggi imprecisi, servizi approssimativi ad innescare un Turatti molto ben controllato dal difensore e della coppia d'attacco Peval/Tex sempre ribattuti prima di diventare pericolosi.
Sulla corsia di destra un timido Maiani non aggredisce come si deve la fascia di competenza e non provoca mai la superiorità numerica.
Dietro se la cavano bene i quattro difensori assortiti per l'occasione con Vanni e Mazarese che non rischiano controlli improbabili, al centro assieme a Bosi torna "Cesar" Cesari grintoso e inappuntabile sugli anticipi che provoca l'ammonizione del diretto avversario.
Partita altalenante che si avvia alla conclusione dei primi 45, la Roese avanza per trame orizzontali , viene servito sulla destra l'avanti che mette in mezzo all'area con sciabolata di destro, la traiettoria è a ridosso dell'area piccola e sembra di competenza del portiere che invece battezza male. Ansaloni parte leggermente in ritardo, il suo grido di possesso disinnesca Vanni pronto al rinvio che rimane fermo, la palla passa sopra le mani protese del portiere ospitalese finendo la sua traiettoria arcuata proprio vicino al numero otto locale che altro non fa che appoggiare comodamente in rete in perfetta solitudine. 


E' ora di andare a metter ordine nella testa dei ragazzi sorseggiando un te caldo nonostante l'atmosfera e la temperatura esterna siano da fine campionato. Dopo le piogge del fine settimana infatti, la domenica è iniziata con una splendida giornata di sole che adesso scalda e fa sudare i giovanotti impegnati in faticose corse con scarpe infangate e maglie appesantite da riporti terrosi.

Mister Brancalion le canta per bene: la ripresa deve essere condotta con altro spirito, ma subito una tegola si abbatte sulla formazione ospite. Andrea Mainardi in contrasto riporta una dolorosa distorsione al ginocchio destro ed è costretto all'abbandono dopo pochi minuti. Il centrocampo già orfano di Cappello junior, perde anche il rientrante goleador di giornata e al suo posto entra il voglioso Muto che incappa nell'ammonizione subito dopo.
Ospitalese sempre in avanti, Turatti quando non si avventura in incontri di lotta nel fango con il suo avversario diretto, tenta di indirizzare al centro palloni invitanti. Su uno di questi, Peval Mainardi arriva con pochi centimetri di ritardo, in un altra mette in retre ma è in fuorigioco.
Mano a mano che passano i minuti, l'assalto all'area avversaria diventa sempre più arrembante, la Roese mette il naso nell'area di Ansaloni solo una volta, libera Vanni anche se in affanno. 

 Entra anche Bandiera per Gas per dare maggiore sostanza e peso negli attacchi mentre Maiani viene rilevato da Cappello Senior.

 

Zama, mimetizzato col terreno già col primo tuffo al primo minuto, cerca di dare continuità alla manovra ma è molto faticoso, la corsa nel fango non è proprio ciò che gli si addice, tuttavia conquista, con esperienza, pericolose punizioni dal limite molto contestate dagli avversari.
Su una di queste, Tessarin con battuta a giro, scavalca la barriera ma la palla incoccia la base del palo alla destra del portiere già battuto e finisce sul fondo.
Gli ultimi minuti sono un attacco continuo con numerose mischie nell'area della Roese diventata nel finale un fortino inespugnabile.
La palla non vuol sapere di entrare, l'arbitro non si scorda le perdite di tempo e concede sei minuti di recupero ma tutto è vano, la squadra Ospitalese finisce all'attacco ma al triplice fischio sono i giocatori di blu vestiti che festeggiano un risultato, forse, insperato ma importante nella lotta per la salvezza.
Amarezza invece nello spogliatoio biancorosso per questa inopinata quanto imprevista battuta d'arresto che è resa ancora più grave constatando per l'ennesima volta che non si riesca a sfruttare la superiorità numerica.
Capita infatti che a 15 minuti dalla fine venga espulso il numero 13 appena entrato per un parapiglia con Zama al limite dell'area, ma dell'uomo in più in campo non si veda la differenza e non è la prima volta.
Mercoledì è ancora campionato col recupero della seconda giornata; nella sfida in casa contro il Pontelangorino urge rimettere insieme grinta e coesione nella squadra, la formazione lagunare non è proprio un bel cliente, prima di affrontare domenica la madre di tutte le partite, la sfida di ritorno col Molinella.

Nessun commento:

Posta un commento