giovedì 27 febbraio 2014

STASERA CHE (BRUTTA) SERA

L'Ospitalese perde in casa nel recupero



Ospitalese – Pontelangorino  0 – 1
Ospitalese: Ansaloni, Vanni, Turatti, Muto, Bosi, Bonomo,Uva[53’ Maiani], Cappello M.,
Mainardi P.[60’Bandiera], Tessarin, Lazzari [67’ Mazarese]

A disp: Mazzoni, Ciampagna, Pazi, Cesari                                          All. Brancalion

Serata di recuperi questo ultimo mercoledì di Febbraio, si gioca la seconda di ritorno col Pontelangorino. Temperatura stabile anche se poi ci saranno momenti con raffiche di vento accompagnate da uno scroscio a ridosso della fine del primo tempo. Campo che si presenta bene nonostante le ovvie gibbosità dovute alle piogge pregresse e che regge bene le cavalcate dei giocatori in campo.
La notizia, infausta, arriva dagli spogliatoi ospitalesi nel ritrovo  pre-partita; Zama, nonostante abbia risposto alla convocazione, soffre dei sintomi di una incipiente gastroenterite e si riserva di provare prima dell’incontro per dare una risposta definitiva a mister Brancalion alquanto seccato e disturbato da questa improvvisa avversità. Il provino da risultato negativo, il malessere persiste e il giocatore non ce la fa prendendo subito la via di casa con ancora addosso la divisa da riscaldamento.
L’allenatore ospita lese, conscio dell’importanza della partita che andrà in scena al comunale di Ospital Monacale, si rassegna malvolentieri ai voleri del fato avverso e decide la formazione di conseguenza.
Recuperato Bonomo , lo piazza davanti ad Ansaloni a fianco del confermato Bosi con il solito  Vanni sulla destra mentre a sinistra rientra un motivato Lazzari che ritorna disponibile .
Cerniera di centrocampo con Cappello junior che ha scontato la squalifica e fa coppia centrale con “Cresce” Muto stavolta dal primo minuto, larghi a destra il redivivo Uva e a sinistra il solito Turatti.
Davanti il mister si affida alla rodata coppia Tex/Peval alle prese stasera con una difesa arcigna a avara di complimenti, al contrario pronta a colpire sui garretti tutte le volte che se ne veda il bisogno.
Partenza sprint dei rossi di casa e nel giro di quattro minuti già sono due le azioni potenzialmente da gol,
al secondo su lancio illuminante di Muto sulla fascia sinistra, stop in corsa di eleganza sopraffina da parte di Turri, rapido controllo e cross al centro dell’area. Come un rapace si avventa  Tessarin di piatto destro, forse troppo morbido, davanti alla porta spalancata: palo pieno a uscire e disperazione dell’attaccante ancora alle prese con gli ostili legni. Passano un paio di minuti e corner ospita lese, dentro l’area piccola Peval compie una improvvisa magia con un lesto e furbo colpo di tacco, ci si interroga ancora come abbia fatto il portiere ospite a deviarla con un mirabolante riflesso da campionissimo.
Come più volte accade e come recita un ben conosciuto teorema del calcio, al gol sbagliato corrisponde un gol subito; prima rapida incursione sulla fascia sotto la tribuna e cross immediato che scavalca i centrali, Vanni tenta l’anticipo di testa ma fallisce e il pallone arriva sui piedi del numero sette Taddei che ha il tempo di controllare e di infilzare il povero Ansaloni in disperato tentativo di uscita.
Casca il mondo addosso, la squadra ha subito il gol dopo un bell’inizio, le condizioni ambientali stanno cambiando con vento trasversale che non facilita i controlli e l’arbitro tollera forse un po’ troppo il gioco virile dei lagunari.
Il piccolo (d’età ) direttore di gara non sembra l’individuo di polso che necessiterebbe  ad un incontro così importante e fa molto uso della dialettica per comandare il gioco; nonostante ciò verso la mezzora di gioco assegna un calcio di rigore alla squadra di casa per un fallo in area ai danni di un ingegnoso Uva che protegge il pallone subendo carica da tergo da parte del difensore.
Alquanto generosa la concessione della massima punizione ma  pareggiata dall’esito del calcio di rigore.
Si presenta sul dischetto Bonomo, rincorsa e destro teso quasi rasoterra. E’ felino anche stavolta Angusti che avendo battezzato bene la parte, si distende in tuffo e respinge  la palla. Ancora delusione e sconforto in campo e sugli spalti tra i tifosi accorsi alla gara.
Gli O. M. Boys presenti anche in questa notturna, comprendono il momento e incitano generosamente la squadra nonostante tutto. Si arriva sotto la pioggia alla fine del primo tempo.

Comincia la ripresa e la musica non cambia, Ospitalese protesa alla ricerca dell’ agognato oltreché   meritato pareggio con tutte le forze possibili. L’arbitro continua a dispensare cartellini gialli ai giocatori del Ponte che frenano sistematicamente gli avversari in tutte le maniere.
Alla fine saranno sei gli ammoniti tra i bianconeri, l’allenatore Tarantino non è tipo da gentilezze e si vede che trasmette bene questo pensiero ai suoi atleti.
Brancalion immette in successione Maiani quindi Bandiera. Cambiano i musicisti ma non cambia la musica, tenta Cappello con alcune punizioni e tiri dal limite, tenta Tessarin che si libera bene in alcune occasioni ma viene fermato al momento del tiro. Spinge ancora Vanni sulla destra mentre termina la benzina un esausto Lazzari autore di una buona prova e chiede il cambio, entra Mazarese a supporto a sinistra di Turatti che invece si perde in  un duello personale col numero due che lo porta ad innervosirsi e ad estraniarsi fatalmente dalla competizione con pericolosi accenni di rissa.  Dalla panchina gli viene ricordato il big match della prossima partita e per un attimo rinsavisce fino al successivo contrasto col giocatore in questione. Fortunatamente porta a conclusione il match ancora regolarmente in campo ma la tegola ulteriore si abbatte invece su Bonomo che viene indicato dall’arbitro come reo di frase offensiva nei suoi confronti ed espulso a tempo scaduto.
Brutta conclusione dell’incontro, l’Ospitalese perde l’imbattibilità interna ad opera del Pontelangorino ma ancor di più questa seconda sconfitta consecutiva arriva alla vigilia della gara con il Molinella, la partita più sentita dalla squadra.
Occorre uno scatto di orgoglio da parte di tutti i giocatori e ritrovare lo spirito battagliero della prima parte del torneo. Lo stimolo c’è , si attende la risposta dei ragazzi.
 

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