lunedì 22 febbraio 2016

BATTERIE SCARICHE

L'Ospitalese cade nella ripresa 

San Nicolò-Ospitalese 2-0
 
Ospitalese: Polelli, Mazarese, Cappello [dal 55’ Suggi], Zama, Frazzoni, Bonomo, Bianco [dal 79’ Bandiera], Temporin, Maianrdi P.[dal 67’ Tessarin], Mainardi A., Zoretich
A disp: Vecchiati, Monti, Muto, Mazzanti    All. Cappello
 
  Domenica calda e soleggiata che pare primavera. La squadra di mister Zama si approccia al derby del Po di Primaro, che è anche la trasferta più corta che ci sia, ancora incerottata e con uno schieramento abbottonato. In difesa manca lo squalificato Turatti e, dopo un vano tentativo nel riscaldamento, anche  Bettini deve rinunciare alla contesa nonostante la buona volontà.
 Difesa dunque che davanti a Polelli vede il rientrante mister in seconda Cappello a sinistra, Gas a destra e coppia centrale Bonomo-Frazzoni. Nel mezzo giostrano Mainardi Andrea, Temporin e Zama con all'esterno Bianco e Zoretich che devono innescare l'unica punta Paolo Mainardi.
Resta in panchina Tessarin alle prese con i residui dell'influenza che ne hanno compromesso gli ultimi allenamenti e di conseguenza la presenza da titolare.
Il San Nicolò punta su un centrocampo di sostanza e sul dinamismo della punta Cherifi sempre pronta ad infastidire i difensori ospiti. 












La coppia centrale in verità nel primo tempo sbriga bene il suo lavoro non concedendo nulla ai tentativi offensivi della furie rosse, solo una conclusione arriva dalle parti di Polelli, è una deviazione volante molto pericolosa ma il buon Giulio respinge da par suo. 
 Dalle parti del portiere locale Bolognesi non si registrano invece tentativi di offesa degni di tal nome, i lanci sono sempre preda dei difensori, le rare occasioni di tiro non colgono lo specchio della porta. Le punizioni, guadagnate a volte in buone posizioni, vengono sempre sprecate con sterili tentativi di schemi studiati a tavolino che non rappresentano mai dei veri pericoli.
 Termina la prima frazione e il sospetto diffuso tra i tanti tifosi ospitalesi convenuti allo stadio di San Nicolò, è che il risultato può essere sbloccato solo da un episodio legato ad una giocata occasionale e che il pareggio sarà il segno finale. Tra le invocazioni giunte dall'esterno della rete, la speranza di vedere una squadra più offensiva e più dinamica sul fronte d'attacco. Staremo a vedere.
Passa invece anche il primo quarto d'ora senza che si verifichi qualche episodio importante, nell'Ospitalese entra Suggi al posto di Cappello vittima dei crampi.
Al 63esimo l'episodio che cambia la gara, squadra ospitalese in manovra e palla persa a cenrocampo complice un rimpallo maligno in un contrasto sulla riga del laterale a ridosso delle panchine.
Tugnoli, il numero due locale, riparte più veloce degli avversari e crea superiorità in attacco mettendo in crisi la diagonale difensiva ospitalese, girano bene la palla due giocatori dei rossi che aggirano la difesa a ridosso dell'area, quindi la palla viene rimessa al centro. Qui lo stesso Tugnoli è lesto a farsi trovare a chiusura dell'azione con un tocco sotto misura sul quale Polelli nulla può.











E' il solito episodio che condiziona negativamente la partita, è l'episodio dal quale nasce la reazione veemente della squadra bianco crociata; reclama a gran voce un mani in area Zama su un contrasto molto serrato, l'arbitro lascia correre. 
Entra a questo punto Tessarin che fa staffetta con Mainardi P. , entra anche Bandiera per Bianco ma è difficile fare qualcosa di buono, i minuti a disposizione sono pochi e in campo adesso c'è concitazione  ma allo stesso tempo confusione. 
L'azione più pericolosa si sviluppa dal cerchio di centrocampo con un lancio sull'out destro per Mazarese che è bravo a crossare di prima intenzione; a centro area vola sulla traiettoria della palla Tessarin, forse anche disturbato da un compagno di squadra, ma impatta male e la sfera finisce abbondantemente a lato.
La squadra si procura ancora diversi calci d'angolo, la manovra pur se confusa da parte di Temporin e soci è arrembante ma manca sempre della giusta finalizzazione.
L'arbitro assegna 4 minuti durante i quali il San Nicolò sparacchia via il pallone ergendo una massiccia difesa a ridosso dell'area a protezione del risultato.
C'è l'ultima possibilità per gli ospiti con una punizione da trenta metri, l'area è intasata, sono saliti anche le torri difensive ma il tiro è ribattuto da un difensore che innesca un rapido contropiede con l'Ospitalese sbilanciata. 
Il numero sei servito nella propria metà campo porta il pallone sino in area di rigore, attira Giulio e serve lateralmente il nuovo entrato numero 18 che insacca.

Due a zero e partita che premia un San Nicolò sornione che ha approfittato delle occasioni capitategli, Ospitalese decisamente sottotono con poca incisività e poco temperamento.
Dopo gara decisamente nero per mister Zama che oltre alla rabbia per l'inopinata sconfitta, trova anche l'auto in deficit energetico. La batteria si è scaricata durante la partita e adesso non ne vuol sapere di accendere la macchina. I tentativi prodotti da Temporin inizialmente sono vani, si cerca la giusta soluzione e la giusta predisposizione per i cavi trovati alla bisogna. 

Sovrintende i lavori il buon Crescenzo Muto che studia a dovere, individua il punto ics e  determina l'accensione dell'autovettura. 
Tutti adesso possono ritornare a casa, ci sarà da ricaricare le batterie.

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