giovedì 4 aprile 2013

FINALMENTE!!


Si gioca Unione Calcio - Ospitalese

Ospitalese: Mazzoni, Vanni, Mazarese, Mainardi A. (Muto), Ciampagna, Bonomo, Bosi (Ricci Lucchi),
 Brunelli, Maiani (Mainardi P.), Cappello M.(Fabbri), Lazzari (Montanari).
A disp Bandiera, Monti.
Tre erano le cose che appassionavano molti cittadini di tutta Italia e del paesello di Ospital Monacale in particolare, tre gli argomenti sulla bocca di tutti nell’ultimo breve periodo:
Uno: su chi fosse eletto Papa al posto del dimissionario Ratzinger al suolo pontificio e qui il buon Bergoglio alias Francesco ha lasciato tutti meravigliati con la sua elezione lampo e approvata dalle moltitudini dei fedeli;
Due: la nascita del nuovo governo sul suolo italiano stante il momento di imbarazzante stallo derivante dagli immobilismi dei tre massimi schieramenti più votati nelle ultime elezioni e qui brancoliamo ancora nel buio totale;
Tre: se finalmente venisse giocata in tempo utile il recupero dell’ultima giornata del girone A di terza categoria Unione Calcio–Ospitalese oppure se fosse capitato, caso più unico che raro, che venisse giocato il ritorno prima della partita di andata.


Ma finalmente, in conclusione, per fortuna ringraziando dei e divinità pagane, nonostante una vigilia ancora tormentata e dominata dalla pioggia, la partita è stata giocata. 
Ebbene si, possiamo dare il risultato: 
Unione Calcio 1 - Ospitalese 4
Partita dominata dunque dalla banda di mister Brancalion e terra bruciata (eufemismo) sul campo di San Bartolomeo?



Niente affatto, si affretta a precisare il cronista che ha seguito l’incontro da bordo campo. 
Niente di tutto ciò. E qui vi spiego.
Partita difficile invece, frenata da paturnie collettive generate da questo tipo di incontro. Risaputo infatti è che la compagine Ospitalese in questi confronti testa-coda non riesce a gestire e capitalizzare subito e in maniera solerte la differenza di potenziale espressa in campo.
Sarà che già le condizioni del campo, ridotto a tratti di sabbie mobili alternate a solchi più adatti alla semina di patate che resto, hanno frenato da subito l’animosità dei biancorossi, l’aggressività e il gioco rude della compagine avversaria hanno fatto il resto.
Dopo i primi ruvidi interventi ricevuti i giovani Maiani e Marco Cappello chiedevano invano tutela al direttore di gara per la salvaguardia di tibie e caviglie, ma la giacchetta, gialla per l’occasione, preferiva accordare vantaggi improbabili piuttosto che punizioni preventive e forse intendeva assoggettare lo sport al campo di gioco preferendo trasformare la partita in un incontro fatto di mischie e interventi tipo rugby.
Fatto sta che il primo tempo termina su un risultato di parità che neanche il più fiducioso tifoso di San Bartolomeo credeva ma con i soliti crucci da parte ospite per gli sbagli sotto porta di tanti suoi giocatori (ma l’occasione di Lazzari merita una citazione a sé).
Secondo tempo con un Montanari in più e ciò si rivela mossa determinante.
Il suo prezioso apporto in fase di costruzione, l’abnegazione nella ricerca di un gioco corale e i suoi lanci illuminanti giustificano la nomina come player of the match.
E’ un altro senatore illustre però che spezza l’equilibrio. Su calcio d’angolo, una spizzata di Maiani provoca la parata del bravo Faccini ma, pronto sulla sua zolla preferita di porta, ecco spuntare Antonio “Zizza” Ciampagna provvidenzialmente spintosi in attacco per uno dei suoi soliti gol, rimpallo corto alle spalle del portiere.

Tre minuti sono passati e adesso? Chissà?
Il mister intanto rileva prudentemente Bosi ancora diffidato per preservarlo per il match di domenica inserendo uno spigliato Ricci Lucchi e successivamente un martoriato Maiani con il bomber Mainardi tenuto ancora a riposo all’inizio.
Ma c’è da aspettare ancora un bel po’ prima di un altro gol.Da un lancio a centrocampo nasce il doppio vantaggio, Marco Cappello finalmente scaccia i fantasmi che lo circondano e affonda con decisione una conclusione che si insacca imparabile. Una media gol bassina in rapporto alle occasioni create ma la precisione non è di tutti. E’ il 70esimo e si potrebbe addormentare la partita, ma l’Unione attacca con veemenza e l’Ospitalese arretra, da una sciabolata in mezzo all’area nasce un rocambolesco ticketack che favorisce il giocatore in divisa bianconera, il generoso Graziani, che insacca alle spalle di un esterrefatto Mazzoni fino ad allora padrone dell’area piccola e degno sostituto di Kalogeropoulos ancora in vacanza premio.



Partita rimessa in gioco a questo punto, Brancalion pesta fitto con i suoi stivali nella sua porzione di sabbie mobili adiacenti la panchina biascicando frasi non riferibili incitando allo stesso tempo i suoi giocatori, quindi decide il cambio di Fabbri per uno stanco Cappello.
Un valido forcing della squadra di mister Battaglia mette in difficoltà la retroguardia della squadra ospite, quindi si soffre in tutti i reparti. Bonomo comunque gioca per i biancorossi e una bella differenza la fa, sbrigliando situazioni difficili con la sua classe non rinunciando intelligentemente anche a rilanci corroboranti.
La squadra di casa sembra aver speso generosamente tutte le energie, dopo inutili tentativi per un impensabile pareggio, si ripiega su se stessa e cinicamente l’Ospitalese la trafigge sul finire della tenzone.
Dapprima un sempre attento Mainardi infila tra palo e portiere un traversone dopo una bella azione del giovane Ricci sulla fascia, con un piattone letale quindi allo scadere, dopo un fallo ai danni dello stesso giocatore italo brasiliano, il signorile Fabbri afferra e sistema con cura la palla a ridosso della lunetta dell’area.
Nonostante il valido Faccini, chiamato ad un lavoro con straordinari in questa serata, disponga per bene la barriera, il magico Bibi con un tocco felpato dei suoi indovina l’angolo giusto e deposita con precisione la palla del poker ospita lese.
Il modesto giovane arbitro Furini, a volte troppo tollerante e poco attento nelle fasi sporche della partita, decreta la fine della partita e questo di per se è già un risultato importante. L’assenza di infortuni da entrambe le parti nonostante le condizioni del campo e gli scontri più o meno fortuiti allietano il quadro della serata.
Da segnalare un discreto pubblico ai bordi del campo e in tribuna nonostante la serata  non proprio primaverile; molti i tifosi Ospitalesi in trasferta, dal clan Lazzari alla famiglia Maiani ma anche e soprattutto la presenza e l’incitamento degli O.M. Boys anche stavolta generosamente a sostegno con striscioni e bandiere e salutati a fine gara da giocatori e mister.
Domenica si incontra la Marrarese, in casa.

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