lunedì 31 marzo 2014

COLPISCE MAIANI

Una partita che poteva diventare difficile

Ospitalese - Dogatese 1 - 0            Maiani

Ospitalese: Kalogeropoulos, Vanni (dal 46' Maiani), Bosi, Muto (dal 61' Lazzari), Cesari, Bonomo, Cappello M., Zama, Mainardi P., Tessarin (dal 78' Bandiera), Mazarese

A disp. Ansaloni, Ciampagna, Pazi, Monti All. Brancalion


Ci mette tanto impegno ma fa grande fatica l' Ospitalese ad avere ragione di una Dogatese ridotta ai minimi termini. La squadra di mister Zibelli si presenta ad Ospital Monacale con solamente dodici effettivi e quindi affronta il match con una panchina fantasma e gli uomini contati che devono fare giocoforza tuttti i novanta minuti e visto l'età media dei giocatori bluvestiti, sembrerebbe veramente un compito difficile. 

Mister Brancalion lo sa che in maniera inconscia può venire il sospetto di aver già il risultato in tasca e sa che il pensare facile può produrre guai, quindi tiene i suoi sotto pressione con ossessivi richiami alla massima concentrazione  catechizzando a dovere i senatori tutori in campo della squadra.
L'inizio partita di un pomeriggio che ha la temperatura ben oltre le minime stagionali, comincia sotto un sole che irradia il campo di gioco in ottime condizione e riscalda la panchina con un effetto forno che mette a dura prova il sistema sudorifero degli occupanti.



La Dogatese fa subito capire che non vuole un ritmo infernale e si approccia con passaggi orizzontali e buona circolazione di palla con lanci finali destinati al Ravanelli della situazione, l'esperto Zanotti che è il terminale offensivo dei suoi. Così facendo irretisce la formazione di casa che la prende molto sottogamba, alcune distrazioni difensive fanno imbufalire Brancalion che urla esagitato richiamando a maggior attenzione.
E finalmente la squadra si sveglia, il centrocampo comincia a funzionare ma le imbeccate per Peval non vanno a buon fine, il più pericoloso risulta Muto che in una mischia in area si ritrova il pallone ad un palmo dalla testa ma non riesce a deviare in rete.
La svolta possibile potrebbe avvenire al 25esimo, l'arbitro assegna un calcio di rigore per un fallo di mano di un difensore su tiro di Tessarin in area. Paradossalmente nelle ultime partite la concessione di un rigore provoca una crisi di ansia collettiva dove tutti vogliono evitare cattivi risultati. 
Questa volta, dall'alto della sua esperienza, conscio del ruolo che interpreta in seno alla squadra, prende la decisione di tirare Zama che va sicuro sul dischetto, la rincorsa è breve e il tiro di prepotenza, purtroppo il pallone vola sulle fronde del grande albero prospicente il bar.
Si mette agli archivi l'ennesimo errore dagli undici metri come il primo tempo, che termina senza troppi sussulti.
Nella ripresa  l'Ospitalese parte più determinata, l'allenatore lascia giù un difensore Vanni e mette Maiani per cercare di caratterizzare un fronte d'attacco che senza le volate di Turatti risulta asfittico e senza fantasia. La squadra preme e nascono le prime azioni da gol, la più clamorosa nasce da un cross dalla destra sul quale abilmente Peval fa velo  e disorienta tutti, dietro c'è Tessarin che al volo di destro indirizza sicuro senza aspettarsi un incredibile riflesso istintivo del portiere che devia miracolosamente in angolo. Mani nei capelli e situazione che non si sblocca, anche Peval successivamente è fermato su un colpo di testa da una deviazione chirurgica in tuffo che da l'impressione del gol. 

Sembra stregata la porta ma come fatalmente accade accanto a prestazioni miracolose vanno spesso insieme intoppi fatali. Diciamo che il numero uno ospite, artefice di tanta roba in precedenza, non veda partire il tiro di Maiani che dal limite dell'area, tra due difensori, riesce a battere di destro. Non è un tiro formidabile, non propriamente una fucilata ma ha la caratteristica di essere incredibilmente angolata e segue un corridoio libero da gambe e si insacca in rete. Gioia del giovane Mattia che va a festeggiare sotto gli O.M.Boys sempre caldi e festanti e impressione di aver sbloccato la partita ora tutta in discesa. 
 

Niente di più falso anche se non c'è nulla da eccepire, da qui alla fine, sull'impegno per raddoppiare,  ma le occasioni sono fallite, forse per troppa frenesia o sfortuna o bravura del portiere. Rischia per ben due volte di metter il nome tra i marcatori anche Lazzari che prima arriva con un tiro di punta ravvicinato troppo debole su lussuoso invito a tagliare di un Bandiera assist-man per l'occasione, quindi con un balletto in area con doppio colpo in acrobazia che fa cadere il pallone prima sulla traversa e successivamente fuori. 
Insomma non c'è il gol sicurezza e anzi si termina con un po' d'ansia in quanto Banduz Bandiera si produce ancora in una delle sue migliori interpretazioni: l'allungo o la frenata con stiramento, da scegliere a preferenza. Il ragazzone proveniente dagli stili d'acqua si dimostra francamente troppo fragile per il ruolo che vuole interpretare, affronti il campo con maggior moderazione e faccia attenzione a non aver troppa baldanza. Resta negli occhi la bendatura a bordo campo di Tex che amorevolmente stringe il quadricipite sinistro in maniera tale da fermare la circolazione, tempo due minuti e il numero diciotto getta la benda, fantastici! che coppia!
Partita che finisce e mano agli sms per sapere i risultati delle dirette concorrenti, la prima bella notizia è che il Molinella ne ha inferti quattro al Pontelangorino vincendo in trasferta, la terza piazza in solitudine è sicura e non mettiamo limiti alla provvidenza nelle vesti della compagine di mister Mottola che domenica riceve la capolista Berra, volessero fare un ulteriore regalo...




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