martedì 21 ottobre 2014

BELLI A META'

Francamente un brutto primo tempo

Ospitalese - Quartiere 3 - 0                43' Gnudi (rig), 52' Cappello M., 90' Gnudi

Ospitalese: Kalogeropoulos, Vanni, Turatti, Mazarese [dal 46' Lazzari], Bosi, Bonomo, Gnudi, Cappello M.[dal 71' Foschi], Mainardi P.[dal 55' Cappello A.], Temporin, Maiani,
 

 a disp. Ansaloni, Ciampagna, Bandiera, Berardi All. Brancalion

Torna in casa l'Ospitalese dopo il turno serale e con diverse variazioni sul campo; manca in primis Zama che rimedia la prima giornata di squalifica dovuta  a quattro ammonizioni su quattro gare, manca anche Andrea Mainardi a centrocampo che risente di un misto di acciacchi muscolari e tendinei.




Torna invece in porta Diego Kalogeropoulos che si è ripreso dalla tramvata di Quartesana e vuole riprendere a governare l'area, quindi davanti a lui Bonomo e Bosi come nelle migliori tradizioni, Vanni da una parte e Gas dall'altra. Centrocampo affidato al più giovane dei Cappello e a Temporin per la zona nevralgica, mentre larghi operano Turatti e Maiani.
Davanti il Mainardi superstite con Gnudi che gli gira attorno.
Giornata che sa di estivo con un caldo fuori dalla norma condizionato da un alto grado di umidità, questo dato sembra condizionare negativamente però solo la compagine di casa perché il Quartiere invece si mostra più dinamico e più reattivo nelle corse e nel pressing a tutto campo che mantiene per tutto il primo tempo.
I giocatori di casa sembrano annaspare ma soprattutto appaiono svogliati, intorpiditi perchè non si possono sbagliare passaggi facili e controlli elementari, come sottolinea Brancalion dalla panchina che urla invano e tenta di infondere la necessaria carica per prendere in mano l'incontro.
Invano; non c'è spinta, non c'è possesso, non c'è corsa e la squadra di Mister Zibelli che sicuramente ha preparato al meglio la partita dopo l'esito infausto, per lui, della partita di coppa, non fatica a contenere un Gnudi spento oppure Maiani che si imbriglia sulla fascia non liberandosi mai in velocità.
Poco produttivo anche Turatti che tenta la via della porta alcune volte ma è contenuto al limite e non è incisivo.
Però si deve a lui, alla sua presenza sottoporta su un' azione dal fondo la svolta della partita.
Sul traversone verso la porta, il numero tre locale è lì che sta tentando la deviazione volante ma è asfaltato dal difensore ospite che gli frana addosso in maniera pacchiana e non troppo involontaria.
La casistica dice che gli arbitri in questi casi possono concedere la massima punizione ma il più delle volte sorvolano facendo finta di vedere un contatto con concorso di colpa.
Stavolta invece, il direttore Pasquali fischia senza esitazione la massima punizione tra la costernazione dei portuensi e il finto stupore dei giocatori in casacca arancione.
Mentre Turatti è a fondocampo che cerca di rimettersi in sesto assistito dai soccorsi, con la vista annebbiata vede Gnudi pronto alla realizzazione, quasi da fermo, col sinistro che si apre all'ultimo e indirizza rasoterra all'angolo.
Non è prorpio un missile, infatti il portiere, che battezza bene la parte, tocca la palla ma non con tutta la forza necessaria per respingerla.
Gli va bene, uno a zero e fine dei primi quarantacinque.
Brancalion non è soddisfatto. Il vantaggio, nemmeno troppo meritato, non lo soddisfa, vuole gioco e intensità.
Apporta subito un cambio con Lazzari al posto di Gas, poi riesce a togliere dal torpore bomber Gnudi che comincia a toccare il pallone da par suo a colpi di punta e soletta. Si smuove anche Cappello Marco che, forse ancora a corto di condizione, aveva abbandonato a sè, per buona parte del tempo, il collega di reparto Temporin lui si invece mai domo e pronto alla lotta in tutti i contrasti.


Sono passati una decina di minuti e lesto a centrocampo il numero otto ruba palla, con un controllo sopraffino infila tra le gambe il pallone a un avversario, slalomeggia tra i centrali e si para davanti al numero uno, lo chiama fuori e lo trafigge con buona esecuzione salvando in questo modo la sua prestazione.
Entra nel frattempo Cappello senior al posto del capitano Peval troppo isolato nella morsa difensiva e poco d'aiuto alla manovra.
Col doppio vantaggio e il Quartiere che si ribalta in avanti, fatalmente fioccano le occasioni specialmente se indirizzate sulla velocità di Turatti. Questi viene steso, i più vicini dicono dentro l'area, in solitaria percussione. Solo punizione; sul tiro, palo pieno di Cappello e incornata in rete di Maiani vanificata per offside per conto dell'arbitro.
Cappello non ce la fa più, entra il sempreverde Foschi per catalizzare il gioco a centrocampo ed evitare un eventuale tentativo di rimonta ospite.
Poi il Gnudi show, dapprima inveisce contro arbitro e compagni di squadra per i calcioni che subisce, poi come giocoliere trotterella sulle punte e si beve la difesa avversaria, che non gradisce e lo gambizza, nell'area piccola del portiere, ma senza alcun provvedimento da parte dell'arbitro.
Tuttavia proprio al 90esimo la doppietta arriva, Quartiere scopertissimo e rilancio verso il velocissimo avanti numero sette, pallone sul sinistro, tiro ad aggirare il portiere e raddoppio personale.
O. M. Boys, in formazione rimaneggiata, pronti a cantare il coro " bomber Gnudi ce l'abbiamo noi.." e avercelo sempre così pensa tra sè il mister dalla panchina non mancando però di fare gli elogi a tutta la squadra per la determinazione e la volontà che ha trovato nei secondi quarantacinque minuti.
La disanima della partita non può tenere conto della caduta fisica del Quartiere che aveva imbrigliato per bene la squadra di casa ma il dispendio di energie si è fatto sentire. La concessione del penalty infine è stata la mazzata che ha steso del tutto la squadra che però è sembrata solida fino alla trequarti ma poco incisiva negli avanti.
Che peraltro hanno avuto a che fare con un Bonomo superlativo che li ha sempre anticipati e fermati a dovere, con l'aggiunta del regalo di un calcione gratutito che gli è costata l'ennesima ammonizione, ma superMario è fatto così.
Domenica si viaggia  a San Giovanni di Ostellato, l'ultima volta terreno di conquista ma meglo restare coi piedi per terra e preparare la setimana con allenamenti precisi e in buona armonia.




N.d.R. Per una questione puramente statistica, questo è il post numero 100 del blog a partire dall'otto di settembre del duemiladodici. Sono tutte le cronache della squadra senza soluzione di continuità, un film lungo due anni. Di solito si festeggiano i numeri tondi, e cento è un bel numero.







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