giovedì 30 ottobre 2014

BUIO PESTO

 Soliti errori, solisti sussulti

Ospitalese-Bosco    2-3        Bosi rig, Temporin

Ospitalese: Kalogeropoulos, Vanni, Bosi, Cappello M., Zama, Bonomo, Bandiera [dal 57' Mainardi A.], Mainardi P. [dal 71' Maiani], Temporin, Lazzari [dal 61' Gnudi]

a disp: Bettini, Ciampagna, Mazarese, Foschi            All. Brancalion      arbitro Polelli

Serata bella fresca, ci saranno 4-5 gradi, si vede il fiato e in più c'è anche tanta umidità.
Serata quindi adatta a maglie termiche e scaldamuscoli (dello stesso colore dei pantaloncini), la calzamaglia no, non si può.
Il direttore di gara ligio ai regolamenti potrebbe fartela togliere a costo di rimanere in mutande in panchina.

Non può succedere? Succede, eccome se succede.
Se come arbitro c'è Polelli da Ferrara, tu lo sai dall'inizio che tutte le quisquiglie le tira fuori, scotch sui calzini di diverso colore non vanno bene, brontolii in campo mal accettati, bestemmie vietatissime pena espulsione, salvo che a dirle non sia Mister Tarantino.
Il mister del Bosco è bravo e colorito personaggio del mondo del pallone da diverso tempo, con lui in panca le salve regina e tutti i santi sono a rischio perenne, ma non snocciolati sottovoce.
Gli epiteti, alcuni molto poco simpatici rivolti anche ai di lui giocatori, si sentono chiaramente anche dalla tribuna.
Ecco, il limite dell'arbitro dell'incontro disputato ad Ospital Monacale, è di non aver fatto accomodare fuori dal recinto di gioco il mister avversario dopo l'ennesima secca bestemmia lanciata dalla panchina.
Se invece sei giocatore, non puoi dissentire con l'operato della giacchetta gialla, tantomeno rivolgerti con frasi irriguardose condite da vocaboli osceni che sarebbero scortesi anche verso tutti gli altri direttori di gara.
Se invece lo fai in questa occasione la doccia anticipata è garantita e bisogna dire con giusta ragione.
Così, in questa maniera oltremodo autolesionistica la squadra di casa è costretta per quasi l'intera ripresa a giocare in dieci giocatori, subendo a  stretto giro il vantaggio del Bosco che approfitta subito della superiorità numerica. Buona azione di rimessa e numero quattro Zanella che si ritrova in piena area di rigore libero di piazzare il pallone del vantaggio spegnendo le velleità dell'Ospitalese.
Si spengono d'un tratto anche le luci di tutto l'impianto del campo sportivo; terreno di gioco, tribuna tutti al buio. Sconcerto da parte del Presidente Mazzanti che però interviene subito assicurando un pronto ritorno dell'energia elettrica.
Il tempo di raffreddare le lampade e in effetti la partita può riprendere per assistere però al tris della squadra ospite con Nana che insacca in contropiede.
Rabbia degli atleti di mister Brancalion che tenta il tutto per tutto inserendo in maniera progressiva prima Gnudi poi Maiani per cercare di recuperare un risultato pesante.
Buona azione di Bomber Gnudi che parte in poderosa progressione ma non riesce a finalizzare, corner a ripetizione che danno l'idea dell'assedio ma che non portano a mutamenti del risultato.
Quasi al novantesimo su mischia furibonda, un rilancio in area viene carpito dal sempre valido e sempre più polemico Temporin che riesce con una deviazione volante di esterno a piazzare in rete il pallone del due a tre.
L'arbitro assegna cinque minuti di recupero e successivamente un altro minuto, la partita già di per sè allungata, non vuole finire. Non vuole finire con la sconfitta anche l'Ospitalese che si butta a capofitto con tutti gli effettivi in area avversaria. Tiri e rimpalli, la palla non passa, ma un fallo al limite dell'area può diventare forse l'ultima occasione per il pareggio.
Capannello sul posto con palla saldamente in mano ad Andrea Mainardi, che non la molla nè a Temporin nè a Zama pronti anch'essi alla esecuzione del tiro piazzato.
La posizione è defilata ma altre volte il valido centrocampista da quelle posizioni è riuscito a far male, il Bosco indugia nel fare la barriera, il portiere chiama gli elementi per comporla, i giocatori di casa cercano di portare elemento di confusione piazzandosi nelle vicinanze.
Fischia l'arbitro e parte Mainardi con il destro, la panchina, col fiato sospeso, vede subito che la conclusione non è delle migliori anzi la palla viene colpita veramnte male e finisce altissima e defilata.
Costernazione, avvilimento perchè non c'è pù tempo, fischia infatti l'esuberante arbitro che discute in maniera bonaria al rientro negli spogliatoi con Zama per un fallo di mano attribuitogli una decina di minuti prima secondo lui ingiustamente.
Da segnalare per la cronaca la presenza di un manipoli di eroici sostenitori ospiti in tribuna, altrettanto valorosi i sostenitori locali per via del freddo pungente e il pensiero gentile degli onnipresenti O.M.Boys per Federico Turatti con striscione dedicato per un pronto rientro in squadra in buona salute.
Ritorno tra quindici giorni che si preannuncia ostico perchè avanzare in Coppa Emilia fa piacere a tutti e forte di questo risultato anche la formazione mesolana vorrà confermarsi anche su questo fronte. L'Ospitalese da parte sua non può partire sentendosi battuta perchè ha tutte le possibilità di ribaltare il pronostico, fermo restando che sarà indispensabile riuscire a non commettere quegli errori che stanno penalizzando tutte le volte la squadra facendola andare in svantaggio in maniera sistematica. Domenica intanto farà visita la Sorgente in campionato, senza ovviamente Turatti si dovrà fare a meno anche di bomber Gnudi arrivato al capolinea delle prime quattro ammonizioni.



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